"Qui sull’Adda è bellissimo, ma troppi incivili"

I “villeggianti“ della località “Due Acque“: ci vogliono più controlli. C’è chi viene a scaricare i rifiuti e accende barbecue sotto gli alberi

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di Laura De Benedetti

"Il fiume, con le sue spiagge, va salvaguardato, è un bene prezioso per Lodi. Occorrerebbe innanzitutto maggiore vigilanza, con delle telecamere alimentate ad energia solare per individuare chi viene fin qui per scaricare rifiuti e chi, nonostante i divieti, accende i fuochi sotto gli alberi per le grigliate e poi dare delle belle multe". A parlare è Maura Cipolla, una dei tanti lodigiani che trascorrono il tempo libero lungo il fiume, nella spiaggia in località Due Acque. "Serve maggiore attenzione da parte delle forze dell’ordine durante il week end, soprattutto la domenica. Poi si può rendere il luogo più vivibile, con dei servizi igienici ‘portatili’, e magari, come al Trebbia, con quei barettini mobili dove puoi prendere un panino, un caffè, un aperitivo con prodotti tipici. Speriamo che il nuovo sindaco, essendo molto giovane (Andrea Furegato, 25 anni, ndr) abbia un nuovo approccio, pensi a favorire la fruizione del fiume come luogo di aggregazione, anche per gli studenti dell’Università". "Qui si sta benissimo - afferma Achille Lussardi, con la sdraio a pelo d’acqua insieme alla moglie -. In mezzo alla natura è rilassante, c’è fresco. Poi c’è da considerare che se andassimo tutti i giorni in piscina, tra ingressi e sdraio supereremmo i 20 euro. Qui, inoltre, siamo in compagnia. Abbiamo un gruppo di whatsapp e ci scriviamo. Un’amica arriva da Melegnano. La secca? L’anno scorso un paio di volte non siamo riusciti a venire qui perché l’acqua era troppo alta. Il problema è la spazzatura abbandonata: il lunedì trovi di tutto sulla ‘spiaggia’. E il pericolo del fiume, che molti sottovalutano: l’anno scorso abbiamo tirato a riva un signore che stava per affogare".

"Vicino alle auto ci sono un divano con materasso abbandonato che di sicuro sono stati scaricati da un furgone in orari particolari: chi ha le chiavi dovrebbe chiudere la stanga di accesso - afferma Massimo Bongiorni -. Inoltre, chi viene non può negare di sapere che le grigliate sono vietate o lasciare cocci di bottiglia". "Gli ultimi controlli della polizia sono stati 3 settimane fa - aggiunge Davide De Simone, del Circolo canoistico lodigiano -. Bisogna potenziare il servizio. Coi miei compagni di canoa ogni tanto puliamo le sponde. Il punto più bello? Tra 5 e 8 chilometri a monte di Lodi, alla ‘Massicciata’". "Fuori ci sono sempre sporcizia, sacchi, bottiglie; la vegetazione è un po’ alta, l’acqua del fiume è ghiacciata ma è sempre un posto calmo e piacevole - dice Flavio Di Micco mentre prende la tintarella -. Certo il fiume è calato: l’anno scorso ero qualche metro più ‘su’, ma in compenso non bisogna attraversare a piedi le ‘morte’ per arrivare alla riva".