Il covo dei pusher di Lodi era un bar di Melegnano: sei arresti

Gli spacciatori rifornivano di cocaina e hascisc la città di Lodi e il suo hinterland

Spaccio (foto repertorio)

Spaccio (foto repertorio)

Lodi - Come covo per lo spaccio utilizzavano un bar di Melegnano e rifornivano di droga anche la città di Lodi. Una banda di sei pusher è finita in manette dopo una lunga attività investigativa della Procura di Lodi e dei carabinieri del Nucleo investigativo di Lodi. L'operazione è scattata alle prime ore della mattinata di oggi nelle province di Lodi, Milano e Bergamo. I responsabili, rintracciati nelle proprie abitazioni, sono indagati a vario titolo per detenzione e cessione di cocaina e hascisc. Per due degli indagati è stata disposta l’applicazione della custodia cautelare in carcere, per uno è stata disposta la misura degli arresti domiciliari, per altri due soggetti la misura dell’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza e per un altro soggetto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L’indagine era stata avviata nel settembre 2019 a seguito di diverse segnalazioni che indicavano un bar di Melegnano come centro di una fiorente attività di spaccio. Lo sviluppo delle indagini, che vedevano l’ausilio di attività tecniche a quelle classiche, ha consentito di far piena luce sull’esistenza di un gruppo di persone, locali e con precedenti specifici, che di fatto rifornivano di sostanza stupefacente la città di Lodi ed il suo hinterland. Queste le iniziali dei pusher indagati finiti in carcere: H. B., 38 anni, nato in Marocco, e K. S., 31 anni, anche lui marocchino. Ai domiciliari invece L. F., 58 anni, di Milano. Mentre il gip di Lodi ha applicato l’obbligo di dimora per D.A.C., 52 anni, nato a Catania, e S.M., 46 anni, nato in Marocco. Il soggetto posto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è S.Q., 44 anni, di Vizzolo.