Protec, spariti tutti i macchinari

Sant’Angelo Lodigiano, doccia fredda per gli operai che speravano di lavorare almeno fino a marzo 2021

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Lo stabilimento Protec di Sant’Angelo Lodigiano è stato svuotato. Brutta sorpresa ieri per i 28 lavoratori dell’azienda metalmeccanica della Malpensata, da un mese al centro di una dura battaglia sindacale dopo l’annuncio della messa in liquidazione. Quasi tutti i macchinari e le commesse in fase di realizzazione sono state spostate dal capannone lodigiano su ordine della proprietaria della ditta. Una doccia fredda per le tute blu che speravano di poter continuare a lavorare almeno fino a marzo 2021. La realtà lodigiana, che fa parte della compagnia Lvf con sede a Bergamo, leader nella progettazione e realizzazione di sistemi ausiliari per le tenute meccaniche e sistemi di lubrificazione, a fine ottobre ha annunciato la chiusura dello stabilimento. Una decisione improvvisa, per un’azienda metalmeccanica attiva da quasi 30 anni sul territorio e che dal 2005 è stata acquisita dal gruppo Lvf. Preoccupati i 12 operai specializzati in saldatura e i 18 amministrativi, in gran parte tra i 30 e i 50 anni, che ora vedono sempre più vicina la possibilità di restare senza occupazione nel momento più delicato della pandemia. "La situazione non è mai stata chiara in questi mesi - spiega Alessandro Rozza, dipendente e rappresentante Rsu -. Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) ci siamo trovati davanti una sorpresa incredibile: l’azienda ha approfittato del breve ponte dell’Immacolata per sgomberare lo stabilimento. Siamo molto preoccupati. Faremo una denuncia ai carabinieri perché è stato portato via tutto il materiale, gli attrezzi e la macchina aziendale". Della questione è subito stato informato il sindacato Fiom Cgil di Lodi. Il segretario provinciale della Fiom, Massimiliano Preti, che ha portato in Confindustria Bergamo la questione lodigiana, aprendo un confronto con la proprietaria dello stabilimento, non è disposto ad arrendersi e continuerà a chiedere il contratto di solidarietà per tutti i dipendenti.

"Siamo venuti a conoscenza che durate la giornata di festa la

Protec ha provveduto a smontare le macchine chiudendo così alla possibilità della continuità operativa - commenta Eliana Schiadà, segretaria generale della Camera del Lavoro -. In questa maniera si sancisce la non volontà di continuare la discussione. È un segnale scorretto, dato che la trattativa è in atto e che di solito si fa a bocce ferme. Comunque stiamo prendendo decisioni di lotta, per trovare una soluzione, benché più complicata, ed abbiamo comunicato l’accaduto all’Associazione Industriali di Bergamo".

Carlo D’Elia

Laura De Benedetti