Ivan Cerioli racconta il suo Tour de France e finanzia il progetto in memoria di Tommy

Il campione devolverà il ricavato del suo libro per aiutare la famiglia del bimbo stroncato da una grave malattia a costituire una borsa di studio per specialisti in cure palliative pediatriche

Ivan Cerioli al Tour de France nel 1996

Ivan Cerioli al Tour de France nel 1996

Senna (Lodi), 6 dicembre 2022 - Da una famiglia “distrutta”, di fronte alla perdita di un bambino, nasce un progetto di speranza che farà “pedalare serenamente” tanti piccoli tra le nuvole. E’ la mamma sennese Nicoletta Lazzarini, genitore del piccolo, a raccontare come l’amico ed ex campione di ciclismo Ivan Cerioli di Senna, sarà il veicolo per fare del bene al prossimo: ”Io sono amante del ciclismo, mio papà era Mario Lazzarini, direttore corsa e con Ivan c’è quindi sempre stato un forte legame, siamo cresciuti a pane e bicicletta - testimonia la donna  -. Quando nostro figlio era ricoverato, lui si era proposto di fare qualcosa per Tommy. Ma purtroppo, all’epoca, non abbiamo fatto in tempo. Così gli ho parlato del progetto nato ragionando con una dottoressa ed è stata sviluppata l’idea della vendita del libro per raccogliere fondi”.

Vendita di beneficenza

L’associazione Il brutto anatroccolo di Senna organizza quindi una serata a scopo benefico che, insieme a pregresse raccolte fondi, ha un preciso obiettivo: permettere di migliorare il più possibile l’assistenza ai piccoli che, purtroppo, colpiti da gravi malattie oncologiche, non possono essere curati e vanno però accompagnati serenamente verso il paradiso. L’appuntamento è per venerdì 16 dicembre, alle 21, al salone Rex di Senna. Sarà presentato il libro “Ho fatto il tour”, autobiografia del sennese Cerioli nel ricordo del suo Tour de France (1996). Il ricavato della vendita servirà a sostenere il progetto “Il sorriso di Tommy”, un bimbo mancato a 15 mesi, a causa di una leucemia linfoblastica acuta.

L'obiettivo

L’obiettivo è favorire formazione nel campo delle cure palliative pediatriche nel reparto di oncoematologia pediatrica del policlinico San Matteo di Pavia. A fine serata seguirà un piccolo rinfresco. Il libro di Cerioli è nato nel marzo 2020, nel primo picco della pandemia, come inno alla rinascita e al ritorno ai veri valori della vita, dello sport e della salute. “Non abbiamo ancora la definizione del progetto, perché dovremo vedere quanto riusciremo a raccogliere - chiarisce Nicoletta Lazzarini - Abbiamo già promosso serate con lo stesso scopo a luglio a San Fiorano, grazie al parroco, dove abito adesso e a settembre a Castiglione, tramite il Comune, che ci ha proposto di presenziare e forse ci ritroveremo a gennaio a Somaglia. In base a quanto raccoglieremo, attiveremo una borsa di studio per una persona sola, o meglio, dato che in quel reparto c’è molto ricambio e in caso di trasferimento del professionista, si rischia di vanificare gli sforzi, per più persone”.

La storia

Il pensiero va al piccolo: ”Questo progetto nasce dalla mia, nostra, sofferenza e da ciò che abbiamo passato. Cerchiamo di trovare il bello in una esperienza tragica - ricorda Lazzarini - . Io ho avuto due gemelli ad aprile 2018, dopo 3 mesi abbiamo scoperto la malattia di Tommy e per circa un anno sono rimasta in ospedale con mio figlio, che ha subito anche un trapianto. E intanto non ho potuto crescere la mia bambina. Poi il mio amore è volato in cielo a 15 mesi e noi abbiamo dovuto ripartire da capo, ricostruendo tutto con immenso dolore. Quando si ammala un bambino, la famiglia non è infatti più famiglia” osserva nel ricordo delle forzate separazioni. “E adesso spero soltanto che, grazie al progetto, si possa dare la possibilità, di una sempre migliore assistenza, anche ai piccoli che non ce la faranno. Di solito, infatti, la formazione punta più sulle cure per salvare i bambini, ma ci sono anche quelli meno fortunati che hanno comunque il diritto di essere coccolati al meglio” conclude.

Un gesto di solidarietà

Chi volesse contribuire può donare qualsiasi cifra all’Iban IT88Q0503401699000000013880, indicando nella causale “Il sorriso di Tommy”.