Uggetti: "Ho già pagato troppo, volevo solo aiutare il Comune"

Si avvia a conclusione il processo all'ex sindaco Pd sul caso piscine

L’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti fu arrestato il 3 maggio del 2016, con l’accusa di turbativa d’asta

L’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti fu arrestato il 3 maggio del 2016, con l’accusa di turbativa d’asta

Lodi, 20 settembre 2018 - «Non ho mai voluto alterare la gara». L’ex sindaco Simone Uggetti ieri è tornato a parlare in aula, con dichiarazioni spontanee, a tre udienze dalla chiusura del processo per turbativa d’asta che lo vede imputato insieme all’avvocato Cristiano Marini, il dirigente comunale Giuseppe Demuro e l’imprenditore Luigi Pasquini. Secondo la procura di Lodi l’ex primo cittadino avrebbe manovrato il bando per la gestione delle piscine comunali estive Belgiardino e di via Ferrabini con l’obiettivo di favorire Sporting Lodi. Dopo due anni di istruttoria, la sentenza arriverà il 22 novembre.

«Una vicenda che ha segnato la mia vita – ha detto l’ex sindaco al giudice Lorenza Pasquinelli –. Il coinvolgimento dell’avvocato Marini è stato un errore. La sua disponibilità è stata senza secondi fini. Ho utilizzato la sua professionalità per il bene del Comune e non nel mio interesse. Il nostro è stato solo spirito di servizio. Non ho mai inteso alterare la gara, volevo solo aiutare il Comune. Non ho mai chiesto incontri alla funzionaria comunale Caterina Uggè, è sempre stata lei a chiedere di incontrarmi». Durante la sua deposizione Uggetti è entrato nel merito dei suoi rapporti con la Uggè, la funzionaria comunale che l’8 marzo 2016 ha denunciato l’ex sindaco alla Guardia di finanza. «Con la Uggè ho sempre avuto un rapporto diretto – ha detto l’ex sindaco del Pd –. Ma se per quanto denunciato dalla Uggè io stavo facendo qualcosa di sbagliato, perché non mi ha mai avvertito? È una cosa che non riesco a spiegarmi». Poi l’ex sindaco di Lodi ha spiegato le preoccupazioni del Broletto per la nuova piscina Faustina, costruita in project financing e costata oltre 13 milioni di euro, gestita da Sporting Lodi, società che da fine 2014 è partecipata al 45% dalla municipalizzata Astem.

«Probabilmente se non mi fossi impegnato per gestire il problema della piscina Faustina il Comune avrebbe dovuto farsi carico di un mutuo da 600mila euro che avrebbe messo le nostre casse in grossa difficoltà – ha aggiunto –. Con la soluzione messa in atto da noi siamo riusciti a salvare tutto senza chiudere l’impianto. Nella sventura lo ritengo un punto importante per il mio mandato amministrativo». Per l’ex sindaco il pm Sara Mantovani ha chiesto una condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione e 600 euro di multa. Prima del processo ordinario però gli avvocati dell’ex primo cittadino avevano avanzato una richiesta di patteggiamento (6 mesi di reclusione pena sospesa). Ma la proposta era stata respinta dalla procura.

«Quando ho iniziato questo processo ero ancora sindaco e dipendente pubblico – ha aggiunto Uggetti –. Ho chiesto di patteggiare per cercare di ripresentarmi al giudizio degli elettori e per mantenere il posto di lavoro. Alla fine ho fatto altre scelte». L’ex sindaco ha dedicato un passaggio anche al suo arresto e ai 36 giorni di detenzione. L’8 giugno 2016 dopo 10 giorni nel carcere di San Vittore e 25 agli arresti domiciliari Uggetti era tornato in libertà e si era subito diretto in Broletto. «Il carcere è stata la cosa più facile rispetto ai domiciliari – ha sottolineato –. Ero rinchiuso in casa mentre in città tutti parlavano. Ho già scontato una condanna che non mi merito. Quando subisci l’onta del carcere c’è qualcosa che scuote l’opinione pubblica. Quel tipo di onta me la porto ancora. Ed è grave perché nel mio piccolo ho sempre cercato di fare la lotta ai furfanti nell’amministrazione pubblica».