Riflettori puntati, nel Lodigiano, sulle possibili ingerenze della criminalità organizzata. Il prefetto di Lodi Giuseppe Montella ricorda infatti che gli ingenti fondi in arrivo nel territorio, frutto del Piano nazionale ripresa e resilienza, potrebbero attirare l’attenzione della malavita. Da qui il tavolo di ieri del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Hanno partecipato il presidente della Provincia e sindaco di Codogno, i sindaci dei comuni di Lodi, Casalpusterlengo, Lodi Vecchio, Sant’Angelo Lodigiano, il Sostituto Procuratore della D.D.A. Direzione distrettuale antimafia Silvia Bonardi, il capo del centro operativo della D.I.A. Direziine investigativa antimafia di Milano, Nicola Bia, nonché i vertici provinciali delle forze dell’ordine. "Tutti – ha sottolineato il prefetto –, devono tenere gli occhi aperti anche se al momento non ci sono particolari allarmi". Tra gli esempi citati nel summit c’è la realizzazione della variante di Casalpusterlengo, per la quale a settembre del 2021 è stato sottoscritto con Anas un “Protocollo di legalità“. Patto che prevede l’estensione della certificazione antimafia a tutte le ditte partecipanti ai bandi di gara, indipendentemente dai limiti di valore, nonché un’attività di monitoraggio e di controllo dei cantieri. P.A.
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