Lodi, restyling della piscina Ferrabini al palo: l’odissea continua

Per il quarto anno consecutivo la strutture potrebbe restare chiusa

Il rendering della futura piscina

Il rendering della futura piscina

Lodi, 18 marzo 2019 - Per il quarto anno consecutivo la piscina Ferrabini potrebbe restare chiusa o, nel migliore dei casi, aprire a stagione già avviata. Ieri infatti l’assessore ai Lavori Pubblici Claudia Rizzi ha informato che, «suo malgrado», la gara per la demolizione della vasca principale «non potrà essere aggiudicata». Il bando prevedeva un intervento decisivo: la demolizione della soletta della vasca più recente, la rimozione del materiale di riempimento tra quest’ultima e la vasca originaria, molto più profonda. Quindi la prova di tenuta della vasca originaria.

La gara è stata esperita sulla piattaforma Sintel ma, spiega Rizzi, «l’offerta anormalmente bassa, presentata dall’unica impresa che ha partecipato, è stata sottoposta a verifica, secondo il Codice Appalti. Dopo disamina dei giustificativi presentati dall’impresa, si sono resi necessari l’esclusione e il provvedimento di non aggiudicazione. Si è già proceduto alla nuova stesura del bando, di tipo aperto, tenendo presenti le osservazioni depositate in corso di gara dalle imprese invitate: la pubblicazione su Sintel avrà luogo subito dopo l’approvazione del bilancio di previsione. Due settimane, quindi, il ritardo che abbiamo accumulato rispetto alla tabella di marcia. Non posso nascondere il mio rammarico e disappunto. Sono comunque certa che recupereremo in corso d’opera». La Ferrabini, piscina storica di Lodi situata nell’OltreAdda (accanto all’altrettanto sfortunata Cattedrale vegetale), è chiusa dall’estate 2016, in seguito alla “scandalo piscine” che ha portato già alla condanna in primo grado per turbativa d’asta sull’appalto di gestione degli impianti estivi dell’ex sindaco Simone Uggetti e di altre 3 persone. Invano il Comitato residenti Campo Marte avevano sollecitato la riapertura al commissario Maurizio Savastano per l’estate del 2017: all’epoca si stimavano interventi di riqualificazione per 600mila euro.

LA NUOVA giunta guidata da Sara Casanova, eletta nel giugno 2017, non ce l’aveva fatta a riaprire per il 2018 ma aveva predisposto un progetto di completo restyling da 1,3 milioni di euro e a settembre si era proceduto con l’abbattimento delle tribune. Ma erano poi emersi problemi di carattere strutturale sull’impianto che avevano costretto i tecnici a rivedere il progetto. Ora la gara, con l’offerta anomala: l’iter verrà chiuso a giorni. Quindi il nuovo bando che sarà pubblicato per 15 giorni ma che poi, secondo palazzo Broletto, seguirà una procedura di assegnazione più breve.