Pioggia di donatori nelle sedi Avis La solidarietà batte la pandemia

I numeri della provincia presentati a Castiglione uno dei paesi più colpiti dall’emergenza sanitaria

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Un anno da record per i donatori Avis del Lodigiano. Cresce la raccolta di sangue nel territorio. A dirlo sono i numeri del 2019, presentati ieri a Castiglione d’Adda, uno dei paesi lodigiani più colpiti dall’emergenza sanitaria, durante l’assemblea provinciale, guidata dal presidente Michele Di Palma. Nel 2019 sono state 16.182 le donazioni, con un incremento del 3,51% rispetto all’anno precedente (che invece erano state 15mila 634). Significa oltre 500 unità di sangue in più da parte dell’Avis provinciale. Nel periodo pandemico, con la chiusura della zona rossa e il terrore di essere contagiati, la raccolta di sangue era diminuita. È bastato, però, che l’Avis lodigiana e il direttore sanitario Avis regionale Giuseppe Cambiè lanciassero l’appello a donare che subito sono arrivati i donatori in massa.

Dopo la riapertura della zona rossa, l’Avis di Casale è scesa in campo, insieme alle altre, per aderire al progetto lanciato dal dottor Cambiè, primario del centro trasfusionale dell’Asst di Lodi, di raccolta del plasma iperimmune utilizzato per la cura ai malati di coronavirus. "Un anno ben sopra le aspettative come raccolta di sangue e per il plasma iperimmune - spiega Di Palma -. I dati del 2020 ovviamente avranno delle ripercussione per la chiusura dei due punti di raccolti, a Codogno e Casalpusterlengo". Entro un mese partirà poi il progetto che permetterà la prenotazione tramite app per chi vorrà donare. C.D’E.