Pignoramento di LodInnova: stop di tre mesi

Furegato dice stop al ricorso deciso dalla Giunta Casanova e ottiene dalla Bpm 3 mesi di congelamento del pignoramento dell’immobile dell’ex centro fiere di LodInnova (soci di maggioranza Comune, Provincia e Camera di commercio), sentenziato il 31 maggio dal tribunale a favore della banca che vanta crediti per oltre 4 milioni di euro di rate inevase. A 12 giorni dal voto Casanova (che è anche consigliera provinciale delegata sulla partita, ndr) aveva incaricato un legale di predisporre il ricorso, ma non c’era stato il tempo sufficiente a depositarlo. "La mia scelta - sottolinea il neo sindaco Andrea Furegato - è stata di chiedere alla banca la sospensione per almeno 3 mesi dell’atto esecutivo. Il ricorso non ci sembrava la strada più adeguata, spendendo ulteriori soldi dei contribuenti e trascinando una vertenza ancora anni. Ora si apre una nuova partita, evitando pignoramento ed asta". Bpm ha accettato un tavolo negoziale. Il centro fiere, era stato inaugurato nel 2009 con un costo di 9 milioni (3 di mutuo e 6 della Regione), senza mai decollare. Nel 2016 l’avvio della liquidazione di LodInnova, il tentativo di vendere l’edificio con due aste andate a vuoto. Poi lunghi iter legali. Lo stabile è in affitto a Sal, società pubblica dell’acqua. Laura De Benedetti