Pedofilo condannato a 19 anni: "Personalità malvagia e senza scrupoli"

L'uomo si fingeva "Giulia la malvagia" su WhatsApp

Whatsapp (immagine di repertorio)

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Lodi, 3 febbraio 2021 - "Personalità estremamente negativa, caratterizzata da tratti di malvagità e assenza di scrupoli". Così i giudici del tribunale di Lodi descrivono l'uomo di 48 anni che a ottobre era stato condannato a 19 anni di carcere per pedofilia. Le motivazioni della sentenza che ha stabilito la pena più alta in Italia per un caso di pedofilia non lasciano spazio a dubbi e parla di una personalità "tesa costantemente al soddisfacimento delle proprie pulsioni sessuali e priva di qualsivoglia spirito di umanità nei confronti della sofferenza delle ragazzine di cui aveva abusato". Tre le vittime accertate di "Giulia la malvagia", nickname che aveva assunto l'uomo su WhatsApp. Proprio questa applicazione di messaggistica era quella usata dal 48enne per adescare le proprie vittime, tutte minorenni e di età compresa fra gli undici e i tredici anni. Dopo averle attirate, le minacciava di mettere in atto "malefici" di vario genere, prospettando poi loro atti sessuali "spacciati come interventi di soccorso". Secondo i giudici, l'orco "incuteva terrore per soggiogare la loro volontà".