Lodi, 380mila euro per il rilancio della passerella ciclopedonale di piazzale Matteotti

Il tratto è chiuso dal 27 settembre perché considerato pericolante. La lista Lodi civica: "Occorre intervenire con celerità"

Francesco Milanesi della lista Lodi Civica

Francesco Milanesi della lista Lodi Civica

Lodi, 2 dicembre 2021 - Con una variazione di bilancio di 380mila euro la Giunta Casanova si prepara alla realizzazione della nuova passerella ciclopedonale tra piazzale Matteotti e piazza Castello. E' quanto è stato deciso nella seduta consiliare di Palazzo Broletto. Una cifra importante che servirà per far fronte a tutte le spese per riaprire il tratto pedonale che dal 27 settembre scorso è chiuso perché "pericolante". Sul punto è altissima l'attenzione del gruppo d'opposizione Lodi civica che assicura di voler monitorare il lavoro del Broletto. "Ora che i soldi sono stati stanziati il fattore tempo è la priorità - spiega il capogruppo di Lodi civica, Francesco Milanesi -. Quel punto è utilizzato da tantissime persone, soprattutto anziani, per l'accesso al centro storico. Occorre intervenire con celerità, facendo le cose a regola d'arte. Auspico anche che si trovi un modo per riaprire, in sicurezza e in modo temporaneo, in attesa di avere la passerella nuova. Vigileremo sull'iter e sui tempi".

Per l'amministrazione comunale era necessario consentire verifiche tecniche sullo stato di conservazione della struttura, che evidenziava pesanti segni di deterioramento, come emerso nel corso di un sopralluogo effettuato dai tecnici comunali. Da settembre, quindi, l’accesso a piazza Castello e al centro storico, per i pedoni e i ciclisti che provengono da viale Dalmazia, è comunque possibile attraverso i percorsi di via dell’Acquedotto e del parco dell’Isola Carolina. Così sarà per i prossimi mesi. “L’obiettivo è arrivare al rifacimento completo della passerella entro la prossima primavera. Sarà un iter lungo e complesso, ma necessario, se vogliamo riaprire il passaggio in totale sicurezza” aveva dichiarato l’assessore Ettore Fanfani in seguito agli accertamenti tecnici di un mese fa. Il Comune aveva dato quindi i dettagli della situazione: l’impalcato in acciaio non risulta più idoneo dal punto di vista statico. Le maggiori criticità riguardano le traversine del sottoimpalcato, poggiate su due travi longitudinali che si sviluppano da muro a muro. Le stesse travi e i tiranti, posizionati sotto la luce del ponte, che confluiscono in un bulbo in acciaio, presentano segni più o meno evidenti di usura superficiale.