Parco Tecnologico di Lodi, sindaco: "Meglio vendere l’immobile all’Università di Milano"

Il primo cittadino: "La situazione è la stessa di uno e due anni fa. Con un pregresso debitorio così importante, attorno ai 20 milioni, è difficile che Scarl possa sostenere da sola il peso di tutta la struttura"

Il primo cittadino Andrea Furegato

Il primo cittadino Andrea Furegato

Lodi - «Lavoriamo con l’Università di Milano perché possa acquistare l’immobile del Parco Tecnologico. Auspichiamo che quella dell’Università sia la strada che porti alla soluzione del problema; sarebbe più appropriata invece di pensare di spostare lì, ad esempio, l’Ufficio tecnico del Comune". L’altra sera in Consiglio comunale l’ex sindaco Sara Casanova, dai banchi dell’opposizione, sul tema delle partecipate ha chiesto al sindaco Andrea Furegato perché non ci sia ancora una presidenza al Ptp che manca da quando lei è decaduta, ricordando di aver avviato la Ptp Science Park Scarl, che ha "ottenuto ottimi risultati. Nell’agosto 2020 la Regione ha assegnato 9 milioni per rilanciare il Ptp. Cosa volete fare della struttura? Sembra che la stiate facendo morire lentamente".

«La situazione è la stessa di uno e due anni fa – ha rimarcato il sindaco Pd – Con un pregresso debitorio così importante, attorno ai 20 milioni, è difficile che Scarl possa sostenere da sola il peso di tutta la struttura. Il Ptp è un problema territoriale, può avere un futuro e io credo sia auspicabile che avvenga con l’Università di Milano, che lì vicino ha la facoltà di Veterinaria: è il partner più naturale per il rilancio dell’Accordo di programma e di un progetto scientifico che veda anche la valorizzazione della Scarl. Un’interlocuzione intensa è in corso in questi giorni".

«Resta il problema, ha aggiunto Furegato "di verificare la legittimità di acquisto: finora non è stato possibile da parte del Comune e dell’Asst". Intanto la Regione ha dato disponibilità a lasciare 9 milioni in bilancio anche per il 2023, spendibili dall’ente che acquisirà il Ptp. Per quanto riguarda la mancanza di un vertice, "la presidenza – ha concluso il sindaco – sarebbe toccata alla Provincia e non al Comune. Il Cda è in prorogatio (in questi giorni è uscito un avviso pubblico per la nomina di un componente, ndr ): che senso ha che sindaco o presidente della Provincia diventino presidente? Servono persone che si dedichino a un piano di risanamento e non un amministratore locale".