Lodi, la palestra del centro sportivo chiusa per legionella

Alla Faustina partono i lavori per rifare gli impianti, stagione a rischio

I campionamenti sono stati effettuati da Ats

I campionamenti sono stati effettuati da Ats

Lodi, 20 aprile 2019 - La palestra della Faustina è stata chiusa per il rischio di legionella, il pericoloso batterio che colpisce principalmente il sistema respiratorio e causa polmoniti. Il provvedimento è stato preso dal Comune venerdì, dopo che giovedì l’Ats ha inviato l’esito delle analisi a campione effettuate il 28 marzo: il giorno stesso i servizi tecnici hanno avvisato le sette associazioni sportive che usufruiscono degli impianti in merito all’interdizione all’uso dei servizi igienico sanitari e affidato un incarico per la disinfezione, con la sostituzione di parti impiantistiche dei bagni, chiudendo l’intero complesso.

Il centro sportivo è diviso in tre blocchi: la Ghisio, cioè la palestra vera e propria con campo multidisciplinare, usato per attività ginniche di associazioni (dal basket alla ginnastica artistica) e scuole, la Fraschini, ‘blocco’ del Cai con la palestra di arrampicata, e la Grignani, ala in cui si trovano il ring e lo spazio allenamenti dell’omonima società pugilistica. In base al campionamento di acqua nell’impianto idrico interno a servizio della palestra della Faustina, le analisi hanno rilevato livelli di positività al batterio della legionella superiori a 3.900 Ufc (Unità formanti colonie) per litro, dove il parametro minimo senza rischi è di 100 e quello massimo di 10.000.

"La chiusura del complesso - fa sapere palazzo Broletto - non è stata imposta dall’Ats ma si è resa necessaria per la sostituzione delle parti impiantistiche". Al momento non è possibile stimare i tempi di riapertura anche perché, oltre al periodo festivo, una volta rifatto l’impianto sarà necessario un nuovo campionamento dell’Ats per il via libera. La stagione sportiva potrebbe dunque essere compromessa fino a settembre. L’edificio è un tutt’uno strutturale con l’ex piscina Faustina coperta, ormai dismessa. Accanto, invece si trovano la nuova piscina coperta e la vecchia piscina scoperta. Palazzo Broletto sottolinea che "l’acqua cittadina non è contaminata, il problema riguarda gli impianti", e che "il rischio di malattia aumenta con la concentrazione batterica, che comunque è sotto il limite massimo".