Overdose fatali come per lo chef L’escort ammette altre colpe

Casalpusterlengo, Zamperoni ucciso a New York due anni fa. La Barini confessa ulteriori due casi

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di Carlo D’Elia

Un muro d’omertà che si sta sgretolando poco a poco. La femme fatale Angelina Barini, 43 anni, la escort italocanadese accusata di aver somministrato con l’inganno il 18 agosto 2019 in un motel di New York una dose di GBL, la droga dello stupro, allo chef lodigiano del Cipriani Dolci Andrea Zamperoni, 33 anni, si è nuovamente dichiarata colpevole nel tribunale federale di Brooklyn per la distribuzione di narcotici che hanno causato due overdose fatali tra luglio e agosto 2019 e uno di spaccio di sostanze stupefacenti. La Barini è apparsa davanti al giudice degli Stati Uniti Ramon E. Reyes Jr si è dichiarata colpevole di due capi di imputazione per spaccio di stupefacenti che hanno causato la morte di una persona, a cui si aggiungono i due capi d’imputazione per spaccio di metanfetamina e cocaina e il caso dello chef lodigiano per spaccio di GBL.

Secondo i documenti del tribunale, tra luglio e agosto 2019, Barini ha fornito narcotici alle sue vittime mentre svolgeva lavoro come prostituta. In più occasioni, quei narcotici contenevano dosi letali di fentanyl. L’11 luglio 2019, Barini ha incontrato un cliente al Crown Motor Inn di Woodside e gli ha somministrato farmaci a base di fentanyl, causandone la morte. Il 5 agosto 2019, Barini ha incontrato un altro cliente in una residenza a College Point e gli ha somministrato farmaci a base di fentanyl che hanno causato la sua morte per overdose. Appena dieci giorni prima dell’appuntamento con il lodigiano. L’accusa più grave al momento è quella che riguarda la morte di Zamperoni. Secondo l’accusa, Barini ha cospirato col pusher Leslie Lescano per distribuire una sostanza contenente GBL. "Con la dichiarazione di colpevolezza Barini si assume la responsabilità delle sue azioni nella distribuzione di dosi letali di oppioidi che hanno causato la morte di vittime ignare, sconvolgendo la vita delle loro famiglie", ha affermato il procuratore ad interim degli Stati Uniti Jacquelyn M. Kasulis. "Questo Ufficio è impegnato a porre fine all’epidemia di oppiacei e a perseguire gli imputati come Barini che causano morti insensate legate alla droga nelle nostre comunità". Barini tornerà in tribunale il 26 ottobre per la condanna. Rischia una pena detentiva minima di 20 anni e massima all’ergastolo. "Il flagello della dipendenza assume molte forme, ma uno dei suoi effetti più devastanti è che oltre alle vittime dirette delle overdose di droga, ci sono le famiglie che perdono i propri cari troppo presto", sottolinea Peter C. Fitzhugh, agente speciale incaricato delle indagini sulla sicurezza interna.