Ospedale, il centrodestra si fida della parola dell’Asst

Perplessità della minoranza: manca persino la sala gessi. La Lega: resterà polo per acuti

CODOGNO (Lodi)

Botta e risposta, martedì sera in Consiglio comunale, tra Rosanna Montani di Codogno Insieme 2.0, esponente dell’opposizione e il sindaco Francesco Passerini. La minoranza ha chiesto lumi sui dati dei contagi e dato battaglia per la sanità. "Dal 26 luglio il presidio tamponi è tornato in fiera, ma siccome in ospedale sono emerse criticità nel servizio, spero si evitino problemi almeno in viale Medaglie d’oro" ha esordito Montani, elencando "mescolanza di percorsi puliti e sporchi, sanitari che somministravano tamponi all’aperto a chi trovava la barriera architettonica, attese al caldo, mancanza della protezione civile in momenti di tensione etc.". Il sindaco Francesco Passerini ha risposto: "La protezione civile non può fornire supporto ospedaliero. Asst si è accorta di avere difficoltà. Quindi l’esercito rientra in fiera dove ha operato 9 mesi grazie alla collaborazione col Comune. Il contagiati oggi sono 17 e 7 i contatti stretti, a fronte di 13.648 prime dosi e 8.461 seconde dosi". Bagarre in Aula anche su "personale demotivato, preso a tempo determinato, visite da recuperare, molto indietro, un ospedale di Codogno che rischia di diventare solo ambulatoriale, dato che manca persino la sala gessi e quindi non sembra, come descritto sulla carta, per acuti" ha insistito Montani.

Ma Matteo Zambelloni, della maggioranza (quota Lega), ha smentito: "Resterà polo per acuti, come ribadito dal direttore generale dell’Asst Salvatore Gioia in Consiglio e le visite le stanno recuperando". Passerini ha quindi riportato risposte anticipate già nel pomeriggio di martedì da Asst: "Stiamo recuperando le prestazioni sospese nel 2020. Ma già nel secondo semestre 2021 è previsto il ritorno a una capacità erogativa almeno pari a quella del secondo semestre 2019". P.A.