Lodi, verdure “buone” all’orto sociale

L’esperimento che coniuga rispetto dell’ambiente e solidarietà

ANTICHE PRATICHE Isacco Migliorini mostra  ad alcuni giovani impiegati nella cooperativa come dissodare il terreno preparandolo alla semina degli ortaggi: e i risultati finora sono stupefacenti

ANTICHE PRATICHE Isacco Migliorini mostra ad alcuni giovani impiegati nella cooperativa come dissodare il terreno preparandolo alla semina degli ortaggi: e i risultati finora sono stupefacenti

Lodi, 14 agosto 2018 -  All'"Orto nel cortile”, presso la cascina Fanzago, alle spalle del Cimitero Maggiore, è iniziata dallo scorso mese di luglio la vendita diretta di prodotti dell’orto sociale: ci sono pomodori, cetrioli, lattughe, peperoni, melanzane, cavolo cappuccio, cipolla, aglio. Tutti prodotti a chilometro zero, dunque, ma con una serie di altri vantaggi: "Qui produciamo senza utilizzare alcun prodotto chimico - spiega Isacco Migliorini, coordinatore della coop “Il Mosaico” - neanche rame e zolfo usati nelle coltivazioni biologiche: prepariamo noi degli impasti con ortica o equiseto per i trattamenti e pratichiamo la rotazione". La coop “Il Mosaico” porta avanti il progetto degli orti sociali tramite borse lavoro, insieme all’associazione “Il Cortile”, che ha concesso l’uso dei terreni, e alla Caritas, che ha destinato parte dell’otto per mille raccolto quest’anno per acquistare cella frigorifera, chiosco, motozappa. "Ma il valore aggiunto - precisa poi Migliorini - è che, venendo qui, i consumatori possono rendersi conto del progetto “L’orto nel cortile” che dà lavoro a persone in difficoltà. In questo momento, oltre a me, sono impiegate altre 6 persone: un disabile de “Il Mosaico”, due volontari e tre persone con borsa lavoro che va da tre a sei mesi". Ma non è tutto. "Ad esempio - aggiunge - stiamo aiutando un sessantaquattrenne rimasto senza occupazione a raggiungere la pensione, con un impiego a tempo. Anche se come Mosaico, non appena possibile, il nostro obiettivo è quello di assumere a tempo indeterminato persone con disabilità, per lo più psichica, in grado di lavorare in un orto". Una giovane volontaria si occupa della vendita al chiosco. I prezzi vanno da uno a 3 euro e mezzo al chilo. Oltre a cercare sempre altri volontari, Migliorini lancia un appello alla Provincia. "Anche se quest’anno è piovuto molto - dice - e usiamo l’irrigazione a goccia, la cosa di cui abbiamo più bisogno adesso è un pozzo: abbiamo presentato la richiesta per costruirne uno, con fondi Caritas, a febbraio; l’ente ha un anno e mezzo per risponderci. Noi auspichiamo che il permesso arrivi entro la primavera". L’orto, nato nel 2016 su 3mila mq, poi raddoppiati nel 2017, riguarda ora una superficie di 13 mila metri quadrati. "Stiamo piantumando alberi da frutto come prugne, albicocco, ciliegio, melograno; poi passeremo ai prodotti autunnali come verze, broccoli, cavolfiori, e monteremo una serra che ci è stata donata". Oltre al chiosco (aperto il lunedì, giovedì e sabato mattina dalle 9.30 alle 12; per informazioni 3801280983), precisa Migliorini "vendiamo tramite i nostri soci e familiari e le prenotazioni effettuate dai disabili della nostra comunità di Campo Marte; le eccedenze vengono donate al Centro Raccolta Solidale".