Omicidio di Pordenone, consulente: "Su reperti no Dna di Ruotolo"

Nessuna traccia dell'unico imputato

Trifone Ragone e Teresa Costanza

Trifone Ragone e Teresa Costanza

Lodi, 29 maggio 2017 - Nuova udienza, questa mattina, nel processo per l'uccisione di Trifone Ragone e Teresa Costanza e che vede come unico imputato Giosue' Ruotolo. In Corte d'Assise a Udine, il consulente tecnico della difesa Vincenzo Agostini di Tortona, biologo forense che si occupa di analisi Dna e che ha seguito la parte biologica degli accertamenti nel caso del duplice omicidio, ha detto: "Tutti i reperti acquisiti non hanno dato profili genetici comparabili con quelli dell'imputato: in sintesi, nulla dell'imputato e' sugli effetti delle vittime e nulla delle vittime e' sugli effetti dell'imputato". Agostini è stato nominato nel settembre 2015 per i rilievi nell'auto di Ruotolo e nelle abitazioni ed ha indagato soprattutto sul bossolo 3, quello in cui e' stato rilevato un profilo misto di Dna "nel quale - ha detto - e' matematicamente escluso il Dna dell'imputato".

In apertura di seduta è stato fatto entrare L.K., attualmente detenuto al carcere di Padova che aveva dichiarato in aula di aver ricevuto l'incarico dietro compenso di uccidere i due fidanzati, ma il suo intervento si chiude immediatamente dopo una domanda della difesa. E' quindi la volta di D.C., la ragazza amica e collega di Teresa nella compagnia di assicurazioni. "A Milano - ha detto - abbiamo lavorato assieme per un anno e mezzo" spiegando che Teresa era assolutamente tranquilla e che la sua attività di ragazza immagine era occasionale, per arrotondare lo stipendio.