Nuovo polo logistico, percorso trasparente

La richiesta di raddoppio presentata dal colosso Pro Logis sarà esaminata in una riunione aperta a tutti

Capannoni al posto di terreni incolti tra l’attuale polo produttivo di via Labriola, il tratto di nuova variante alla via Emilia e il prolungamento dell’insediamento Pro Logis: 140mila metri quadrati da trasformare in polo logistico, sempre targato Pro Logis, secondo la richiesta presentata in municipio alla fine dell’anno. E su questa domanda l’Amministrazione comunale sta ragionando. Il Comune non avrebbe pregiudizi sull’insediamento in un’area già vocata urbanisticamente alla logistica, ma nutre ugualmente perplessità per l’impatto che potrebbe avere un’ulteriore costruzione di questo tipo.

E proprio per evitare di trovarsi sulla graticola, magari attaccato da più fronti, l’Esecutivo ha deciso di presentare ufficialmente il progetto e aprire un confronto in sede di Commissione per le politiche del territorio. La riunione dovrebbe tenersi il 26 gennaio in municipio, aperta anche alle associazioni ambientaliste.

"Abbiamo deciso di avviare un percorso partecipato nell’ottica della massima trasparenza", fa sapere il sindaco Elia Delmiglio. Il progetto sarà dunque spiegato nei dettagli: si tratterebbe comunque della realizzazione di due magazzini da 23mila metri quadrati ciascuno più una palazzina di uffici con aree di posteggio e strade di collegamento interno. Sarà prevista una mitigazione ambientale e compensazioni di natura economica per gli enti locali. L’insediamento, secondo una prima valutazione da parte del proponente, potrebbe avere un impatto occupazionale pari a 200-300 posti di lavoro.

Mario Borra