Lodi, i negozianti bocciano la nuova viabilità

Pollice verso di Aviscom dopo la rivoluzione della giunta Casanova

Il Comune di Lodi ha cambiato la viabilità dell'ospedale

Il Comune di Lodi ha cambiato la viabilità dell'ospedale

Lodi, 5 ottobre 2019 - Viabilità ospedale: solo disagi, nessun beneficio. È l’estrema sintesi di quanto rilevato da Asvicom, l’associazione commercianti che dopo la rivoluzione viabilistica introdotta dalla giunta guidata da Sara Casanova a Ferragosto ha chiesto ai negozianti dell’area di effettuare una comparazione sui cambiamenti osservati nei flussi di traffico e nell’andamento delle vendite nei mesi di settembre 2018 e 2019. «La sensazione – afferma il presidente Vittorio Codeluppi – è che ai disagi per le attività commerciali prefigurati e che in sostanza si sono verificati, non corrisponda almeno un miglioramento delle condizioni generali di accessibilità e di attraversamento veicolare all’ospedale». 

«Il quadro del monitoraggio per stimare eventuali variazioni in termini di numero dei clienti, fasce di afflusso nel corso della giornata, ricavi complessivi è molto articolato, per la differente natura merceologica dei negozi, le rispettive posizioni nella via, gli orari di apertura – spiega Federica Marzagalli, responsabile organizzativa Asvicom – L’elemento condiviso da tutti è però la chiara constatazione di come l’inversione del senso di marcia nel primo tratto di via Borgo Adda – associata all’apertura a doppio senso di Largo Donatori del Sangue e all’immissione diretta in via Secondo Cremonesi provenendo da via Massena – abbia drasticamente ridotto i passaggi in quel tratto di strada, quasi azzerando i transiti in arrivo dalla tangenziale, che sono quelli che alimentavano la quota prevalente degli accessi di clientela occasionale ai negozi. Si tratta di un effetto che secondo le testimonianze raccolte è particolarmente accentuato nella prima fase della mattinata. 

Un altro elemento da considerare, dal forte impatto organizzativo, è che i tempi medi dei fornitori per le consegne sono significativamente aumentati». «Non siamo intenzionati a dare giudizi affrettati e riteniamo che sia opportuno proseguire nel monitoraggio per acquisire dati ancor più consolidati e attendibili – conclude Codeluppi – Ma, allo stesso tempo, è necessario che si riapra e che si sviluppi con continuità anche il confronto con l’amministrazione, perché si possano fare valutazioni congiunte e, se possibile, trovare soluzioni condivise». Al di là dei problemi dei molti commercianti, resta la questione degli ingorghi quotidiani davanti all’ospedale e di accesso, anche delle autoambulanze, al Pronto soccorso che anziché risolversi, sono aumentati: bastano una corrierina alla fermata, pedoni che attraversano, o chi, esauriti i pochi posti liberi, ferma l’auto per far scendere una persona davanti al Maggiore, che si creano subito code.