Covid: il Lodigiano ha visto morti e lockdown, ma il 38% è "No pass"

L’indagine di Asvicom ha preso in esame 1.500 persone tra consumatori e negozianti. Favorevoli in maggioranza a quota 58%

Codeluppi: "I beni di prima necessità vengono ancora comprati in presenza"

Codeluppi: "I beni di prima necessità vengono ancora comprati in presenza"

Lodi - Nonostante i morti, il lockdown, una pandemia che a livello nazionale ha preso il via dal territorio, il 38% dei commercianti e consumatori lodigiani è contrario all’utilizzo del Green pass: "Limita la libertà personale". È quanto emerge dall’indagine effettuata da Asvicom Lodi, l’associazione di categoria guidata da Vittorio Codeluppi, su un campione di 1.500 tra consumatori e negozianti della città, in gran parte con fascia d’età superiore ai 50 anni. Alla stessa domanda, sull’obbligo di utilizzo del Green pass per accedere a locali, bar e ristoranti, oltre il 58% delle persone intervistate hanno detto di essere a favore. 

"Il territorio è piccolo e le relazioni umane sono più ristrette – spiega il presidente di Asvicom Lodi, Vittorio Codeluppi –. Quindi valutiamo in questo senso le risposte dei consumatori e dei commercianti che dicono di non voler puntare sul Green pass. Di sicuro abbiamo una valutazione diversa rispetto alla grande città dove c’è un maggior rischio di contagio. Ma quello che emerge dall’indagine, con un campione ristretto, è che la maggioranza dei lodigiani, che siano cittadini o lavoratori in attività commerciali, considera accettabile utilizzare il Green pass per accedere in locali, bar e ristoranti, perché giudica questa misura opportuna per il bene comune". 

L’indagine, seguita da Federica Marzagalli e Alessandra Boaro, effettuata sui canali social e con il contatto diretto, ha anche permesso di capire quali sono i timori di chi si dice contrario all’utilizzo del Green pass. Oltre il 38% degli intervistati lodigiani crede che l’utilizzo del pass cambierà il modo di acquistare nei negozi, spingendo il consumatore verso l’acquisto online. Alla stessa domanda, il 50% crede invece che non ci saranno impatti negativi. 

Altro aspetto analizzato dall’attività svolta dall’Asvicom di Lodi riguarda le conseguenze che l’utilizzo del Green pass potrà avere su chi fa imprese: il 42% ha detto che questa evoluzione dell’emergenza sanitaria sarà uno spunto per innovare il rapporto con i clienti, magari in chiave tecnologica. Partendo da questo aspetto l’associazione di categoria ha avviato anche una riflessione sulla nuova modalità di fare acquisti. "I beni di prima necessità vengono ancora acquistati in presenza – sottolinea Codeluppi –. Per libri, elettrodomestici, tecnologia invece la tendenza è ovviamente cambiata".