No Green Pass: proteste a Lodi

Imbrattamenti in stazione e davanti alle scuole. Il titolare di un’agenzia immobiliare tiene chiuso: poi lunedì vedremo

Massimo Russo, titolare dell’agenzia immobiliare rimasta chiusa per protesta

Massimo Russo, titolare dell’agenzia immobiliare rimasta chiusa per protesta

Lodi - I controlli sono scattati al primo turno delle 6. All’ingresso delle logistiche, ad accogliere i lavoratori, un addetto incaricato dalle aziende di verificare il Green pass. Una procedura semplice che ieri nel Lodigiano, dove i capannoni sono numerosissimi, con oltre 9mila addetti impiegati, non ha registrato grossi intoppi. Un presidio di lavoratori non vaccinati si è tenuto, a Mairano, nella logistica Stef Italia. Nel corso dell’iniziativa sono state rimarcate le difficoltà nel poter eseguire in tempo reale tamponi potendo prenotare, in zona, solo a distanza di giorni. La manifestazione è stata decisa all’ultimo momento. Poche le logistiche che offrono il tampone gratuito per i lavoratori. Una di queste è la Ceva di Somaglia dove, per i sette dipendenti non vaccinati, il test è pagato dal datore di lavoro. Limitati anche i disagi per gli autotrasportatori: chi non è risultato in regola, come da procedura, ha dovuto aspettare in cabina che le operazioni di carico o scarico fossero ultimate. Ma la situazione, ieri, è risultata sotto controllo anche negli altri settori.

Nessuna segnalazione da Assolodi, Confartigianato di Lodi e Confcommercio, che rappresenta circa un migliaio di piccole realtà della provincia. In una realtà come la Zucchetti, circa 2mila addetti, tutto è andato nel migliore dei modi. La software house lodigiana però si prepara ad accelerare l’iter passando al controllo dei certificati direttamente dal dispositivo di timbratura. Ieri e per i prossimi giorni saranno circa una ventina i dipendenti dell’azienda - nelle sedi lodigiane - che si occuperanno dei controlli a campione all’interno. Nell’Asst di Lodi, dove i controlli per scoprire il personale non vaccinato erano scattati da settimane, con la sospensione di poco meno di una decina di addetti su oltre 2mila, ieri si è discusso delle linee procedurali di controllo dei Green pass. Qualche protesta si è registrtata alla stazione ferroviaria di Lodi, dove sul retro in viale Pavia è apparsa la scritta "15 10 2021 inizio dittatura", davanti all’ingresso della primaria Pezzani di viale Papa Giovanni XXIII con la scritta "Giù le mani dai bambini" e alla scuola Don Milani in viale Europa ("I bambini non sono cavie"). In città infine Massimo Russo, titolare di un’agenzia immobiliare in via Antonio Lombardo ha deciso di protestare contro l’obbligo di Green pass, chiudendo la sua attività ed esponendo un cartello: "Oggi chiuso x sciopero contro il Green pass". "Ho deciso di dimostrare la mia contrarietà - dice Russo, tra gli organizzatori dei presidi no Green pass a Lodi -. Non sono vaccinato e non ho intenzione di farlo. Per oggi ho chiuso, vedremo cosa fare da lunedì".