Crema, neomamme in protesta: "Ci serve assistenza, siamo lasciate quasi sempre da sole"

Nel reparto di Ostetricia dell’ospedale cittadino i mariti possono restare solo per venti minuti mentre a Lodi per ore: "Abbiamo bisogno della presenza di un familiare e assistenza"

La Regione Lombardia sta pensando di ampliare gli orari di ingresso dei familiari

La Regione Lombardia sta pensando di ampliare gli orari di ingresso dei familiari

Fate entrare i papà nel reparto di Ostetricia, non solo per pochi momenti, ma durante tutto l’arco della giornata. È la richiesta delle donne che stanno per dare alla luce i loro bambini e che si vedono costrette a stare lunghe ore da sole perché il regolamento dell’ospedale di Crema permette la visita dei padri solo dalle 15 alle 19.

«In seguito al decesso di un neonato nell’ospedale di Roma – sostiene una donna che partorirà a marzo, - c’è stata ampia presa di consapevolezza, da parte dell’opinione pubblica, che la maternità non può essere solitudine, soprattutto nelle ore successive a un lungo travaglio e nei successivi 3-4 giorni di degenza ospedaliera. Perché nell’ospedale di Crema, dove ho scelto di partorire, è concesso di avere accanto soltanto una persona (presumibilmente il futuro papà) per poche ore al giorno (dalle 15 alle 19)?".

La situazione è senz’altro più favorevole nella vicina Lodi, dove la direzione ha concesso permessi di 12 ore giornalieri ai papà o ai caregiver nel reparto di Ostetricia. Il fatto che i padri possano assistere le neomamme, non solo durante il travaglio, ma anche all’interno del reparto dalle 10 alle 22, è giudicato un passo in avanti che consentirà alle neomamme di attraversare i primi momenti della maternità con maggiore determinazione, cura e amore.

Recentemente l’ospedale di Crema ha riaperto alle visite parenti, ma con il contagocce: una persona sola e solamente per venti minuti. Viene in mente il grave episodio della signora di novant’anni deceduta nel vicino ospedale di Codogno, da sola, mentre i familiari pregavano in ginocchio, inascoltati, di poter stare con lei per calmarla, visto che la sentivano agitarsi e chiedere di loro. Se l’ospedale di Crema non ascolterà le richieste delle prossime mamme, ci sta pensando la Regione con un provvedimento rche allarga gli orari di ingresso dei familiari in tutti i reparti.