Lodi, volano i tassi: la richiesta di mutui cala del 6%

Le banche, intanto, chiedono sempre più garanzie

Il sindacalista della Fabi di Lodi Ettore Necchi

Il sindacalista della Fabi di Lodi Ettore Necchi

La richiesta di muti nel Lodigiano è calata del 6 per cento circa. “Sentendo banche e colleghi del territorio, in questo momento, in cui la banca centrale europea ha aumentato il costo del denaro, portandolo al 2%, i tassi aumentano e la gente riduce la richiesta di mutuo- spiega il dirigente della Federazione autonoma bancari italiani di Lodi Fabi Ettore Necchi - Poi le banche giocano con lo spread, come col pezzo del pane. Il tasso è quindi salito per chi ha acceso prestiti o mutui e chi deve richiederlo, se non è proprio necessario, ci pensa due volte. Fisiologicamente è diminuita la richiesta di mutui e in merito a chi già lo sta pagando, i fortunati erano quelli che avevano la rata fissa. Chi aveva il variabile, invece, si trova davanti a un guaio. I nuclei familiari, per riuscire comunque a pagare, risparmiano su altro”.

Nonostante questo, paradossalmente, per la scelta, ad oggi, dei tassi, i clienti puntano comunque ancora sul variabile: ”Questo perché sperano che l'inflazione vada giù, anche se ora non sta succedendo” continua. E c'è ancora convenienza a fare il variabile, ma non si sa cosa succederà in futuro. Un cliente, però, in caso di necessità, può passare da una formula all'altra senza problemi. “Quel che è certo è che oggi la rata spaventa e per non mettere in difficoltà la famiglia, si temporeggia. Senza contare che adesso è difficilissimo ottenere un mutuo o prestiti importanti – chiarisce ancora il bancario- questo perché le banche chiedono tantissime garanzie e non tutti le hanno”.

La Fabi aveva dato l’allarme i primi di Novembre: ”Volano i tassi dei mutui, in Italia verso il 5%. Una immagine 'fosca', che ricorda l'inizio della crisi finanziaria dei primi anni Duemila. Per questo la Fabi chiede innanzitutto un intervento veloce per rafforzare il fondo di garanzia destinato all'acquisto delle case per i più giovani- ricordava il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni- Gli interessi sui mutui ipotecari avevano già superato il 4%, con il costo del denaro all'1,25%. E, con il nuovo rialzo al 2%, appena deciso dalla Banca centrale europea, è possibile immaginare che venga sforata la soglia del 5%. A distanza di neanche due mesi dalla prima mossa della Bce, e in uno stato di vulnerabilità economica ormai diffusa, la rapidità con cui si sta realizzando il piano record dei tassi dell'Eurotower comincia, dunque, a generare un clima di sfiducia, con forti implicazioni sociali e finanziarie per famiglie e imprese" si sottolinea.