Municipio e G.Eco finiscono in Tribunale

Mediazione fallita. Il primo cittadino Giovanni Sgroi: "Il contenzioso è ormai l’unica soluzione"

RIVOLTA D’ADDA (Crema)

Comune e G.Eco passano alle vie legali. La società con sede a Treviglio chiede all’ente pubblico soldi in più, per via dell’aumeto dei costi per lo svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il Comune è disposto a riconoscerne solo una parte. La mediazione fallisce e si finisce in Tribunale. Se n’è parlato in Consiglio comunale, quando l’assessore al Bilancio Giacomo Melini ha accennato all’incremento del fondo di riserva di 17mila euro, somma che serve per far fronte alle spese legali di resistenza al ricorso al Tar che G.Eco stessa ha presentato sulla vicenda.

Il sindaco Giovanni Sgroi ha approfondito la questione: "Si tratta di un contenzioso dovuto, anche se non voluto dalle due parti, perché non c’era alcuna soluzione se non questa. G.Eco chiedeva al Comune, con un certo livello di giustificazione, di compensare le spese cui ha dovuto far fronte per l’aumento dei costi delle materie prime. Solo che prima hanno chiesto 60mila euro, poi 80, poi 100, fino ad arrivare a 250mila euro. È chiaro che in una valutazione soggettiva io dico che una piccola parte di ragione la G.Eco possa averla ma, dal punto di vista contrattuale, essendo firmatario di un contratto che non permette deroghe, non posso aumentare la tariffazione. Stabilito che per contratto non potevamo dare nulla a G.Eco, c’è stata una mediazione su quanto riconoscere per i sei mesi di proroga tecnica dell’appalto: in un primo tempo sembrava che l’accordo potesse essere raggiunto, poi il tutto si è giocato su 15-20mila euro e si è scelto di andare dal giudice".

Pier Giorgio Ruggeri