Coronavirus, morto volontario della Croce rossa: lutto a Codogno e San Rocco

Le due comunità piangono Emilio Casali: "Tre squilli di sirena per accompagnarlo in cielo"

Emilio Casali

Emilio Casali

San Rocco (Lodi), 7 maggio 2020- Il Covid si è portato via l’ex consigliere comunale, storico volontario sanrocchino, Emilio Casali. Per passione, con gli amici, scalava le montagne. “Non lo fermava niente, nemmeno in vetta, ma purtroppo, questa volta, ci è riuscito il virus” testimonia amareggiato Giuseppe Montanini. Si tratta del commissario della Croce rossa di Codogno che come Casali è volontario da 26 anni. Ma soprattutto di un amico del compianto.

Una vita spesa per curare gli altri “e l’amarezza di non essere riusciti a salvare uno di noi che lascia un vuoto immenso” commenta ancora. Il 66enne compianto era anche volontario della protezione civile a San Rocco, paese di residenza, di cui, ai tempi del sindaco Ravera, è stato consigliere comunale. “Faceva parte della nostra protezione civile e ha servito la comunità nel gruppo Patto per San Rocco, abbiamo perso un amico, una persona importante, qualcuno che si è speso tanto per gli altri. Ci mancherà” ha ribadito il sindaco Matteo Delfini. Dopo due settimane di cure per Covid al domicilio, la febbre non si è abbassata “così lo abbiamo convinto ad andare in ospedale e lo hanno ricoverato al San Matteo di Pavia. Nessuno pensava a questo tragico epilogo” ricorda ancora Montanini. “Perdiamo una bella persona, semplice, capace, intelligente, preparata. Ultimamente aveva anche ristrutturato due moto per la Croce rossa. Era appassionato di veicoli d’epoca” continua. Un doppio dramma in famiglia, dato che il suo consuocero medico, Ivano Vezzulli, papà della compagna del figlio, ha perso la vita, per lo stesso motivo, durante l’emergenza sanitaria. In Croce rossa a Codogno Casali era addetto alle moto e alle patenti. E durante l’ultimo saluto i colleghi crocerossini, benché a distanza, saranno con lui. Tutto per “trasportarlo” fino al cielo e perché “se li merita i tre squilli di sirena” conclude Montanini.