Caso mense a Lodi, il 10 novembre flash mob contro il regolamento

Organizzato dal Coordinamento Uguali Doveri. "Rispettare il principio di parità di trattamento"

La protesta per il caso mense a Lodi

La protesta per il caso mense a Lodi

Lodi, 28 ottobre 2018 - Un flash mob e' stato organizzato per il 10 novembre a Lodi dal Coordinamento Uguali Doveri, che si e' battuto contro la discriminazione dei bambini stranieri nelle mense scolastiche. Sotto la regia di Vittorio Vaccaro, in piazza Vittoria si terra' "una performance umana che sfocerà nella realizzazione di una foto che diventera' il simbolo di questa battaglia come lo e' stata quella delle scarpette rosse per la violenza delle donne", si legge in una nota, secondo cui hanno gia' aderito diverse associazioni di Milano e partiti politici. "Chiediamo ai circoli del PD milanesi di essere presenti", dice Valentina Tronconi del Coordinamento Uguali Doveri, intervenuta al Forum per l'Italia, la due giorni del Pd in preparazione al congresso, che si e' tenuta ieri e oggi a Milano. "La giunta leghista - afferma Tronconi - che si e' insediata l'anno scorso, ha modificato il regolamento comunale sulle prestazioni scolastiche agevolate" in modo che per i cittadini stranieri, e' cominciata una "odissea alla ricerca di documenti nei Paesi di origine, rimbalzati da un ufficio all'altro per giorni, oltre ai costi notevoli, che non tutti si possono permettere". Il risultato e' che su 259 domande per le prestazioni scolastiche presentate "solo 5 sono state ammesse, tutte le altre inizialmente erano state rifiutate".

Il regolamento, definito dal sindaco leghista "equo e legittimo", secondo Tronconi viola il DPCM 159/2013 "che prevede il principio di parita' di trattamento tra cittadini italiani, comunitari e non comunitari, nell'accesso ai servizi". Nelle sue conclusioni l'attivista ha attaccato un "governo che sta facendo un gioco sporco avallando quelle amministrazioni che attraverso cavilli burocratici mettono in difficolta' i cittadini di origine straniera: una discriminazione nascosta dietro giochetti amministrativi subdoli con una precisa volonta' di colpire lo straniero"