Caso mense a Lodi, il sindaco Casanova: "Care gemelle, ci avete offeso"

Critiche alle regole per gli aiuti sociali. "Dovevate sentirci prima"

Sara Casanova, sindaco di Lodi

Sara Casanova, sindaco di Lodi

Lodi, 3 novembre 2018 - La sindaca Sara Casanova risponde ai colleghi di Costanza e Fontainebleau sul “caso mense”, che nelle ultime settimane ha raggiunto dimensioni internazionali anche grazie alla pubblicazione, sulla stampa francese, di un’esortazione alla prima cittadina di Lodi da parte di questi ultimi a ritirare il provvedimento. L’amministratrice ha scelto di replicare con una lettera, nella quale esordisce esprimendo stupore e rammarico «dovuti all’atteggiamento delle autorità francesi e tedesche, che non si sono preoccupate di acquisire informazioni attendibili e approfondite sulla vicenda, purtroppo oggetto di frequenti fraintendimenti e mistificazioni».

In più, prosegue Casanova, da parte delle città gemellate non sarebbero arrivate richieste di chiarimento: "Il personale del servizio Cerimoniale del Comune di Lodi ha ricevuto un’unica telefonata da un funzionario di Costanza, che è stato invitato a rivolgersi agli addetti alla Comunicazione del Comune di Lodi e al dirigente responsabile della gestione dei gemellaggi, perché potessero fornirgli tutti i chiarimenti necessari. Da Costanza, tuttavia, come da Fontainebleau, non sono pervenute comunicazioni. Mi sono ritrovata, anzi, a leggere sui giornali pesanti critiche alla nostra Amministrazione, oltre che affermazioni che costituiscono una vera e propria ingerenza nella nostra amministrazione, cosa che credo che il Comune di Lodi non abbia mai fatto". Nella missiva la sindaca risponde anche ad alcune affermazioni espresse dai colleghi delle città gemellate, come l’accusa di avere dato corso a «un programma politico xenofobo e discriminatorio che colpisce senza pietà e interesse soprattutto i bambini» e di avere approvato dei provvedimenti che ricordano "le ore più buie della nostra storia", oltre all’invito a "invertire questa decisione e a porre fine a questa situazione indegna".

"Si tratta di affermazioni gravi che penso e spero siano motivate dalle informazioni e interpretazioni scorrette diffuse dai media e che, purtroppo non sono state adeguatamente verificate – commenta Casanova – a nessuna famiglia è stato negato l’accesso ai servizi scolastici, ma, per attribuire degli sconti. I cittadini che non otterranno le agevolazioni potranno comunque accedere ai servizi (che sono accessori) pagando la tariffa massima. Sono convinta che richiedere una certificazione aggiuntiva non sia un atto discriminatorio, bensì l’applicazione di un principio di equità. L’Amministrazione di Lodi manterrà ferma la sua decisione». Casanova conclude invitando i colleghi a porre attenzione a «fatti di ben altra gravità che si sono verificati in questi giorni al confine italiano per disposizione delle autorità francesi. E per il futuro, se questa amicizia proseguirà, confido in rapporti più diretti e privi di interferenze di ordine mediatico o politico".