Caso mense a Lodi, squilli di protesta in piazza

Manifestazione a suon di musica contro la giunta. Uguali Doveri non molla sul regolamento-stranieri: "Discrimina"

La protesta in piazza

La protesta in piazza

Lodi, 18 novembre 2018 - Il coordinamento Uguali Doveri continua a fare sentire la propria voce in merito al “caso mense”. E ieri mattina lo ha fatto in senso letterale: circa 250 persone tra cittadini, membri delle associazioni e dei gruppi consiliari e sindacali lodigiani aderenti al Coordinamento e di alcune realtà milanesi e famiglie penalizzate dal nuovo regolamento per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate si sono radunate in piazza della Vittoria, a pochi metri da Palazzo Broletto, per una performance collettiva con mestoli e pentole.

I manifestanti, coordinati dal regista Vittorio Vaccaro si sono seduti per terra e, sullo sfondo di musiche mediorientali, hanno ripetutamente fatto cozzare gli utensili da cucina, in segno di protesta nei confronti del regolamento che ostacola l’accesso dei cittadini extraeuropei a servizi scolastici accessori come mensa e pre e post scuola, dal momento che a questi ultimi è richiesta, per usufruire di queste opportunità a prezzi scontati, la produzione di una documentazione circa l’eventuale possesso di beni mobili e immobili nel Paese di origine, difficile da ottenere per molte famiglie. Una modalità di contestazione che si è rivelata efficace: molti sono stati infatti i passanti che si sono fermati a osservare la manifestazione, in alcuni casi commentandola in modo positivo o negativo oppure chiedendo a membri del coordinamento informazioni sul motivo della protesta o, ancora, restando semplicemente a guardare. Successivamente si sono avvicendati sul palco diversi interventi: hanno parlato, tra gli altri, Valentina Tronconi del Coordinamento, che ha ricordato "il carattere discriminatorio del regolamento, che costringe gli extracomunitari a richiedere e tradurre in tempi brevi una documentazione spesso difficile da ottenere"; Margherita De Vizzi, una mamma che ha sottolineato "il fatto che in questa vicenda sono coinvolti dei bambini che vogliono solo potere stare assieme ai propri coetanei"; la mediatrice culturale Latifa Gabsi, che ha parlato "del valore del multiculturalismo nelle società di tutto il mondo" e citato alcuni diritti e doveri dei bambini.

La manifestazione fa parte di un percorso che il Coordinamento Uguali doveri ha iniziato lo scorso settembre, quando, alla riapertura delle scuole, il caso è scoppiato, per chiedere il ritiro del regolamento, parallelo a una raccolta fondi per aiutare le famiglie colpite dal provvedimento a pagare i servizi. L’evento è stato promosso sui social da Chef Rubio, Lella Costa e Moni Ovadia, che due settimane fa è stato ospite assieme a Gad Lerner di un partecipatissimo incontro organizzato sempre dal Coordinamento nell’aula magna del Liceo Verri di Lodi. Alla manifestazione ha partecipato anche la Banda degli Ottoni di Milano.