Caso mense, il segretario Pd Martina a Lodi: "La vergogna dei bimbi esclusi"

In piazza con le famiglie di extracomunitari finite nella stretta

Maurizio Martina ieri a Lodi

Maurizio Martina ieri a Lodi

Lodi, 20 ottobre 2018 - "Siamo qui per sostenere una battaglia giusta contro un provvedimento ingiusto. Per stare accanto alle famiglie dei bambini colpiti da questa scelta sbagliata del Comune. È vergognoso discriminare così i bambini e dividere in questo modo una comunità che vive e lavora insieme da anni». Parola del segretario nazionale del Pd Maurizio Martina, che ieri si è recato in piazza Martiri della libertà per incontrare alcune famiglie di extracomunitari coinvolte nella stretta ai servizi sociali decisa dalla Giunta Casanova che sta facendo tanto discutere in Italia e all’estero. «Sono tantissimi i cittadini che non si sono voltati dall’altra parte - continua Martina, facendo riferimento alla raccolta fondi organizzata dal Comitato Uguali Doveri -. Voglio ringraziare per il lavoro fatto in particolare il Coordinamento e tutte le associazioni che si sono mosse; ora continuiamo l’impegno per uguali diritti e doveri, fianco a fianco».

Martina ha incontrato due famiglie, una sudamericana e un’altra tunisina, coinvolte dal regolamento e che per quasi un mese sono stati costretti a non far mangiare nella mensa scolastica i figli che frequentano le elementari. Insieme al segretario dem Martina, anche il deputato del Pd, l’ex sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini: «Un danno d’immagine per Lodi - dichiara Guerini -. Aspettiamo che il ministro all’Istruzione Bussetti risponda sulla questione». A stretto giro la replica del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il leghista Guido Guidesi. «Non credo l’abbiano avvisato che il comune di Lodi applica una legge nazionale fatta dal suo governo - sottolinea l’onorevole - Non l’hanno nemmeno avvisato che a poca distanza da Lodi ci sono comuni del Pd che applicano lo stesso regolamento da anni e funziona. Credevo fosse a Lodi per concretizzare le promesse degli ultimi anni; cito Parco Tecnologico e viabilità “rotonda Faustina”. Invece ancora una volta è qui a difendere le iniquità che, fino a ieri, favorivano gli stranieri. Ma le cose sono finalmente cambiate; Sara Casanova ha coraggio, coerenza e caparbietà. Lodi ha un grande sindaco e io mi onoro anche della sua amicizia. Finalmente Lodi cambia davvero».

A parte la bagarre politica, a tutti i livelli, il caso Lodi sta vivendo un momento di quiete. Sulla vicenda bisognerà aspettare il 6 novembre quando in tribunale a Milano si discuterà della causa per discriminazione aperta nei confronti del Comune. Le oltre 200 famiglie di extracomunitari coinvolte e il Coordinamento Uguali Doveri sono in attesa della decisione del giudice.