Lodi, la povertà non va in ferie: pasti anche a Ferragosto alla mensa della Caritas

Continua anche nel periodo estivo l'attività dei volontari per garantire alimenti e posti letto ai bisognosi: il dormitorio comunale è sempre pieno

Mensa della Caritas

Mensa della Caritas

Lodi, 13 agosto 2018 - La povertà non va in vacanza. Lo sanno bene gli operatori della Caritas che questa settimana ferragostana, pur riducendo i servizi all’essenziale, continueranno a garantire pasti e posti letto per i bisognosi. «D’estate, quando alcuni dei nostri volontari vanno via per le ferie, abbiamo la fortuna di avere giovani, di scuole superiori o universitari, che, sospesi gli studi, vengono a fare volontariato - spiega Paola Arghenini, vice-direttrice della Caritas diocesana -. Per cui i servizi principali restano aperti 365 giorni all’anno, anche a Ferragosto. Da gennaio la mensa, per volontà del vescovo, monsignor Maurizio Malvestiti, in occasione del Giubileo della Misericordia, è stata spostata dalla storica sede in via San Giacomo (dov’era dal 2001, anche se il servizio era nato in via Piazza nel ‘92, ndr) al seminario vescovile di via XX Settembre, ora dunque è più capiente. I pasti serviti sono attorno ai 35-40 a pranzo, e 30 la sera. I volontari, una 40ina, sono sempre 4-5 ogni turno e per questa settimana abbiamo qualche aggiunta. Se ce n’è bisogno possiamo distribuire i pasti facendo i doppi turni». Nel 2017 sono stati serviti circa 21.500 pasti a 465 persone, il 30% italiane, il 70% straniere.

Resterà aperto questa settimana anche il dormitorio comunale di via Defendente, che ha 11 posti letto, gestito dal Centro d’ascolto Caritas coi Servizi sociali: «Il dormitorio è sempre pieno, i posti sono limitati rispetto alle tantissimi richieste, la lista d’attesa è lunga, speriamo di avere più disponibilità nella stagione fredda, di trovare spazi in più di concerto con altri enti - aggiunge Arghenini -. Spesso usiamo il dormitorio, anche con un’ospitalità più prolungata rispetto alle 2 settimane per sostenere le persone nell’ottica di un accompagnamento di fuoriuscita dalla necessità. I 14 posti di via Vecchio Bersaglio, ora, non sono fruibili: c’è bisogno di una ristrutturazione». A gestire l’asilo notturno sono 20 volontari: circa 6500 le notti fruite nel 2017 da 200 persone; oltre 10 mila le docce effettuate.