Guardamiglio, neo dottoressa si specializza in Francia: "Più organizzazione"

Jennifer Bianchi lascia l'italia per Parigi

Una sala operatoria

Una sala operatoria

Guardamiglio, 28 settembre 2020 - Neo medico lodigiano decide di specializzarsi a Parigi: "In Francia offrono percorsi più completi, poi valuterò cosa fare in futuro". La protagonista di questa storia è Jennifer Bianchi, 26 anni, di Guardamiglio. Ha appena conseguito la Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia all’Università di Genova, con 110 e lode e spera di avere un ambulatorio in una bella città, in Italia o all’estero. Ma anche di lavorare a un progetto di ricerca importante. Il suo medico ideale "mette a proprio agio, tratta il paziente con umanità e gentilezza, vestendo i suoi panni, con disponibilità costante a spiegare patologie o chiarire dubbi", spiega. Bandite le visite superficiali.

La ragazza ha frequentato il liceo scientifico Respighi di Piacenza. "Da bambina mi ammalavo spesso e soffrivo di asma. Ho iniziato a frequentare pediatri e ospedali fin da piccola. Per me i medici erano “grandi che facevano stare meglio i piccoli”, la passione è nata lì", ricorda. "Sarò medico sempre e ovunque. Anche alla fermata dell’autobus o al ristorante se ci sarà bisogno di me - dice -. Bisogna essere forti, saper affrontare situazioni difficili e malattie gravi, accettando che non sempre si può guarire la persona. Conta l’aggiornamento". Jennifer inizia ai tempi del Covid "periodi più rischiosi, la pandemia ha cambiato il modo di fare medicina. E’ nata la telemedicina. Evita di far fare lunghi viaggi ai pazienti, anche se è di più difficile accesso agli anziani e l’esame obiettivo virtuale non è, per forza di cose, preciso", osserva il medico.

Per Jennifer in Italia la formazione è molto buona, ma si dovrebbero riorganizzare i tirocini e rafforzare la pratica. Ora quindi sta cercando alloggio al Cité universitarie di Parigi o in un appartamento con altri specializzandi. "La specializzazione in Medicina generale in Francia dura 3 anni, come in Italia, ma è organizzata in modo diverso, poi vedrò se tornare: 6 stages di 6 mesi ciascuno, dove dopo ogni semestre ci sono rotazioni e si cambia ospedale o ambulatorio. Formazione completa - spiega -. A Parigi, in particolare, gli specializzandi si formano nelle strutture convenzionate dell’AP-HP (Assistance Publique-Hôpitaux de Paris), che comprende gli ospedali di Parigi e della regione Île-de-France".

Ha scelto Parigi perché è una città dinamica, con tantissimi eventi e perché crede che le opportunità che offre non si trovino in molte altre città del mondo. Ha scelto Medicina generale perché è varia e considera il paziente nella sua globalità. Non c’è una specializzazione in particolare che predilige: "Non voglio lasciare indietro nulla". A Parigi il medico di medicina generale può lavorare anche in ospedale oltre che in ambulatorio, "cosa che mi attira parecchio, perché amo il lavoro d’équipe e il confronto con gli altri, che ti permette di crescere".