Guardamiglio, il medico non demorde: "Offesa sui social, ma non voglio andare via"

Maria Grazia Artelli ha riportato il medico di base in paese: "Ho trovato il caos e all’inizio non riuscivo a seguire tutti. Ecco perché le critiche"

La dottoressa Maria Grazia Artelli

La dottoressa Maria Grazia Artelli

La dottoressa contestata non si arrende: "Ce la sto mettendo tutta, instaurerò un buon rapporto coi miei pazienti". "Sono arrivata nel boom dei contagi di gennaio, ho trovato persone che avevano rinunciato alle cure delle loro patologie per mancanza di un medico stabile e per la pandemia e nel riorganizzare tutto il caos, non riuscivo a soddisfare immediatamente le circa 100 richieste di aiuto quotidiane che ricevevo. Così sono stata contestata sui social da pistoleri della tastiera, ma ho deciso di rimanere, grata a chi invece mi ha sostenuta con affetto". Maria Grazia Artelli, storico medico di Lodi che, da gennaio, si è trasferita a San Rocco e Guardamiglio (abita nel Basso Lodigiano e prima faceva la pendolare), questa gratitudine la rivolge ai pazienti comprensivi e ai sindaci di Guardamiglio Elia Bergamaschi (col vice Daniele Chiesa) e di San Rocco Matteo Delfini. Persone che l’hanno "sostenuta e aiutata per riorganizzare il servizio". E la dottoressa ora può finalmente portare avanti la “missione“ di essere medico di medicina generale di campagna. Una figura che, in una piccola comunità, "può creare un rapporto più vicino ai propri pazienti, rispetto alla città – chiarisce –. Attività sanitaria, ma anche supporto sociale ad altri tipi di bisogni, che diventano sempre più frequenti. In città più che altro ci si rivolge a noi per richiesta di prestazioni, farmaci, ricette, esami. Nei paesini ci sono anche relazione e rapporto. Sono tre mesi che sono qui e ho già visto la differenza. Voglio rimanere!".

«È bello poter dare un consiglio, una buona parola, ma soprattutto informazioni corrette visto che di questi tempi non è chiaro nulla" osserva. Artelli è nata a Lodi e ha studiato al liceo classico Verri, per poi frequentare medicina all’Università degli studi di Milano: "Ho dato la tesi in Chirurgia vascolare, volevo fare il chirurgo vascolare. Poi gli interessi si sono ampliati, ho iniziato a lavorare sul territorio subito: medico di medicina generale, sostituzioni, guardia medica, medico fiscale, dottore nelle carceri, dove mi sono fatta le ossa, medico di prevenzione nell’igiene pubblica e dal 1994 titolare di convenzione a Lodi, dove sono rimasta fino al 3 gennaio del 2022, quando mi sono trasferita a Guardamiglio e San Rocco". Tra specializzazioni, master di secondo livello e ulteriori percorsi, la dottoressa a seguire ha studiato anche psicoterapeutica, criminologia forense, psicopatologia giuridica, sociologia, giornalismo investigativo. Un bagaglio ricco di esperienze, utile per affrontare la nuova sfida con passione e cuore.