Marudo, rubate le statue al cimitero

Ventiquattro opere d’arte in bronzo che erano collocate sulle tombe interrate sono state rubate e divelte. Spariti anche vasi in rame

Ladri in azione al cimitero

Ladri in azione al cimitero

Marudo (Lodi), 7 marzo 2018 - Furto sacrilego al camposanto di Marudo, i ladri arraffano statue dalle tombe. Nella notte tra lunedì e ieri, a cancelli sbarrati da ore, i soliti ignoti hanno agito pesantemente ai danni del cimitero, alle porte del paese. La zona isolata, è difficilmente controllabile e benché ci sia stato via vai di cittadini fino a un certo orario, i banditi hanno potuto agire indisturbati. Dopo aver forzato un cancello laterale ed essere entrati con un camioncino, i razziatori hanno messo nel mirino le tombe interrate.

L’obiettivo era portare via le statue di soggetti sacri poste a ornamento sopra i marmi, raffigurazioni bronzee di valore, per importi da quantificare, che i malviventi hanno letteralmente strappato dai basamenti. Tanto che, in qualche caso, la parte sottostante è rimasta danneggiata anche se, per fortuna, senza lasciare scoperte le bare sottostanti. Oltre alle circa 24 statue portate via dagli sconosciuti, sono spariti anche moltissimi portavasi in rame. I fiori invece sono stati abbandonati sulle tombe. La sconvolgente scoperta è stata fatta ieri alle 9 dalle malcapitate vittime. I cancelli automatici si sono aperti di prima mattina mostrando uno scenario desolante.

Tanti gli anziani e i familiari rammaricati per lo sfregio subito dai propri parenti compianti. «Si tratta di un’incursione che ferisce – ha commentato il sindaco Claudio Bariselli –. Un danno a privati, ma soprattutto un gesto inqualificabile». Il Comune quindi ha allertato i carabinieri della stazione di Sant’Angelo che sono subito intervenuti per documentare l’accaduto ed eseguire i loro rilievi. L’indagine partirà anche dall’analisi della videosorveglianza cittadina che però non è nelle immediate vicinanze del campo santo. «Il precedente furto risale a sei anni fa – ricorda il primo cittadino –, ma all’epoca i ladri avevano puntato al rame, facilmente rivendibile, presente sulle coperture degli ossari. Poi però l’oro rosso era stato sostituito con altro materiale che non ha valore sul mercato nero e di grosso non era più accaduto nulla».

Una donna racconta che, nel 2017, qualcuno aveva già sfregiato almeno la sua tomba «portandosi via la Croce decorativa dello spazio in cui riposa mio padre e che era stata presa il venerdì santo». Adesso è caccia all’uomo anche se non sarà facile risalire ai responsabili per assicurarli alla giustizia. Nel frattempo i proprietari delle tombe dovranno agire autonomamente per gli eventuali ripristini. Resta però l’amaro in bocca per un’incursione senza scrupoli.