Auto travolta: senza colpe Elisa e il macchinista

Una perizia ha accertato che il comportamento di entrambi fu corretto. Nuovi accertamenti sui quadri elettrici

L'incidente di Maleo

L'incidente di Maleo

Maleo (Lodi), 11 aprile 2021 - Le indagini si concentrano su alcune anomalie tecniche, in particolare sui quadri elettrici che regolano il funzionamento del sistema di sicurezza del passagio a livello. É quanto trapela dalla Procura di Lodi che da quasi otto mesi sta indagando sulla morte di Elisa Conzadori, 34enne di Pizzighettone travolta con la sua auto da un treno in corsa al passaggio a livello sulla Maleo-Codogno il 15 agosto 2020. Il 13 marzo scorso gli inquirenti, su richiesta dei legali della famiglia di Elisa, sono tornati sul posto per effettuare ulteriori accertamenti sui quadri elettrici. Intanto, dalla perizia cinematica effettuata dal consulente tecnico della Procura sarebbe emerso che la condotta di Elisa al volante della sua auto è stata corretta. Il tecnico incaricato dal pm esclude tracce di contatto tra l’auto e le sbarre del passaggio a livello. Per il consulente non c’è alcuna responsabilità nemmeno per il macchinista, che aveva osservato la segnaletica ferroviaria e la velocità massima consentita. Gli indagati per ora restano tre: gli addetti della squadra manutenzione di Rfi che pochi giorni prima della tragedia avevano lavorato sull’impianto. Gli inquirenti hanno ricostruito passo passo cosa è accaduto quella mattina, prima che Elisa morisse mentre tornava a casa dopo il turno di lavoro al Famila di Codogno. A Ferragosto, poco dopo le 11, mentre attraversava il passaggio a livello di Maleo (Lodi) a bordo della sua auto, una Citroen C1 rossa, la giovane è deceduta sul colpo, investita dal treno regionale in servizio sulla linea Milano-Mantova. Secondo la Procura di Lodi mancherebbero ancora alcuni passaggi, risposte chiare ed evidenti per arrivare a chiedere la chiusura dell’attività investigativa.