Maleo, maxi rave party nell'ex cava: in 700 a ballare

La situazione tenuta sotto controllo dalle forze dell'ordine. Sopralluogo del sindaco: "Sono amareggiato". Recuperati 35 sacchi di rifiuti

Alcuni dei partecipanti al rave party

Alcuni dei partecipanti al rave party

Maleo (Lodi), 27 giugno 2021 - Circa settecento giovani provenienti da tutto il Nord Italia si sono radunati, in mezzo alla campagna di Maleo, per un mega rave party non autorizzato iniziato nella tarda serata di ieri. Hanno scelto la vecchia cava di Cascina Ronchi, accessibile dalla provinciale 26 tra Maleo e Cornovecchio. La situazione è sotto controllo al momento e, a distanza, vi sono pattuglie dei carabinieri, della Polizia e della Guardia di Finanza che monitorano gli accessi e la zona. Oltretutto a Maleo nei giorni era stato scoperto un focolaio di Variante Delta, con alcuni contagi sospetti.

L'area della maxi festa è abbastanza lontana dai centri abitati, ma l'eco della musica ad alto volume si diffonde e diversi cittadini sentono distintamente il ritmo tipico del suono techno. I partecipanti, che si sono ritrovati grazie al tam tam su internet, hanno cominciato a riversarsi nel punto concordato attorno alle 23 di ieri, provenienti da tutte le direttrici con camper e roulotte e persino a piedi dalla stazione ferroviaria di Codogno. Il sindaco Dante Sguazzi ha costantemente tenuto sotto controllo la situazione fino alle 5.30 di questa mattina, effettuando un sopralluogo all'interno dell'area. I "raver" hanno lasciato l'area verso le 14.30. Sul terreno sono rimasti i resti della baldoria: 35 sacchi di spazzatura.

"Tuttora sono lì delle persone e purtroppo ora si stanno disperdendo ovunque, alcuni ubriachi o drogati e qualcuno, a Maleo, ha già segnalato persone nel parco giochi comunale per bisogni fisiologici. Speriamo tutto questo finisca presto". È quanto dice il sindaco Sguazzi. "Fa molto male - spiega all'AdnKronos - vedere tantissime persone, almeno 700, tutti giovanissimi fregarsene delle normative covid e stare senza mascherina con un rischio contagi molto forte. Fa male perché abbiamo fatto tanti sacrifici e ho pensato ai tanti morti per coronavirus".  

Una festa quando l'emergenza è ben lontana da finire. "A contagi siamo messi male: siamo in controtendenza rispetto al trend provinciale e nazionale. Abbiamo un focolaio di 11 positivi tre dei quali del ceppo Delta, si tratta di due nuclei familiari allargati e l'ipotesi dei sanitari è che lo siano anche gli altri contagiati". L'auspicio è "che non si ripeta più" e che dal rave non si crei un nuovo focolaio. Dato curioso: gli organizzatori hanno cercato di vietare l'ingresso a chi si presentava senza mascherina. Intanto la Procura di Lodi ha aperto un fascicolo: sono stati identificati e denunciati alcuni tra i presunti organizzatori del rave party che si è tenuto a Maleo. La loro posizione è al vaglio dell'Autorità giudiziaria per le contestazioni del caso. Contemporaneamente, è stato anche sequestrato materiale audio. 

Sull'accaduto è intervenuto anche l'assessore regionale lombardo alla Sicurezza Riccardo De Corato. "Le istituzioni e le forze dell'ordine dovevano impedire il rave party 'no mask' avvenuto a Maleo, nel Lodigiano, all'arrivo dei primi partecipanti - ha affermato - I residenti hanno segnalato la loro presenza ma non si è intervenuti per allontanarli ed evitare un pericoloso raduno di 700 giovani senza mascherine. Non è concepibile permettere in tempi di Covid un assembramento di questa portata per di più composto da convinti 'no mask' alterati dall'alcol e dalle sostanze".