Malattie professionali in crescita "La prevenzione va rafforzata"

Lodi, i dati dell’Anmil evidenziano che finora nel 2021 in provincia non ci sono state “morti bianche“

Migration

di Carlo D’Elia

Sempre più lavoratori si ammalano sul posto di lavoro. In un anno sono aumentate di circa l’82% le denunce di malattie professionali per operai e impiegati che lavorano in provincia di Lodi, passando dai 39 casi del 2020 (anno segnato pesantemente dalla pandemia) ai 71 registrati fino a oggi. Il Lodigiano è tra le province della Lombardia che hanno subito un incremento più forte, dietro solo a Cremona (oltre il 200% in più) e Sondrio (il 100%). È quanto emerge dai dati forniti da Anmil di Lodi, l’Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, domenica durante la 71esima Giornata nazionale.

Le malattie professionali più diffuse nella provincia sono soprattutto quelle legate ai problemi osteoarticolari. Si tratta di disturbi muscolari-tendinei correlati a movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori, tipici delle lavorazioni manuali e della metalmeccanica. La sindrome più diffusa è quella del tunnel carpale. A pesare sarebbe il duro lavoro nei capannoni della logistica. "La crisi economica e la ripartenza delle attività produttive rappresentano un terreno insidioso per la sicurezza dei lavoratori - spiega il presidente di Anmil Lodi, Tiziano Giffanti -. Accanto alla spinta per la ripresa economica è quanto mai urgente rafforzare le politiche di prevenzione, potenziare il sistema ispettivo e sanzionatorio". Duro l’attacco del presidente Anmil di Lodi che chiede al Governo di intervenire per aiutare "le famiglie delle vittime di infortuni e malattie professionali che hanno come conseguenza, purtroppo, la morte del lavoratore, ai quali la normativa attuale non riesce a dare sufficienti opportunità". Ritornando ai numeri, la provincia di Lodi, nel 2021, ha registrato un leggero calo degli infortuni sul lavoro. Le denunce di infortunio in itinere sono state 1.517, l’1,5% in meno (peggior dato rispetto alla media regionale del -3%)rispetto al 2020 quando gli infortuni erano stati 1.540. Un altro dato analizzato riguarda gli infortuni sul lavoro per Covid. Dal 20 febbraio 2020 al 31 agosto scorso sono state registrate 1.233 denunce. Il tasso di crescita in agosto è stato il 2,5%, sopra la media regionale dell’1,1%. Buone notizie, invece, per quanto riguarda i morti sul lavoro: nel Lodigiano dopo l’anno difficilissimo del 2020, con ben 6 lavoratori deceduti, nel 2021 non ci sono stati casi. Ma non basta per far tirare un sospiro di sollievo ad Anmil. "Dobbiamo fare di più per la diffusione di una cultura della sicurezza", conclude Giffanti.