Ex logopedista: "Sono malata e invalida al 100%. Anche da me l’Asst rivuole i soldi"

Lodi, la testimonianza di una ex logopedista che dal 2002 lotta contro un tumore all’ipofisi

L’Asst contesta che i dipendenti abbiano percepito, in malattia, lo stipendio intero

L’Asst contesta che i dipendenti abbiano percepito, in malattia, lo stipendio intero

Lodi, 13 aprile - «Anche a me, invalida al 100%, è stato chiesto di restituire i soldi". Quando le è arrivata la raccomandata nella sua casa di Milano, la 52enne, che dal 2002 lotta contro un tumore all’ipofisi, è stato uno choc. "Non potevo crederci - racconta la donna -. Io sono una malata cronica degenerativa. Le mie condizioni di salute sono sempre precarie, sono costretta a cure costanti e sono invalida al 100%". Una situazione delicata per la 52enne, ex logopedista nel centro dell’Asst di via Papa Giovanni XXIII a Lodi, che ha chiesto e ottenuto la pensione anticipata da luglio del 2019. "Sono stata costretta ad accontentarmi di 600 euro di pensione pur di non continuare a lavorare e non creare disagi a chi avrei dovuto curare", aggiunge la donna che ora ha ricevuto la richiesta dall’Asst lodigiana di restituire 31mila euro di stipendi che ha percepito, secondo l’azienda, in maniera illecita dal 2008 al 2016.

Una nuova storia che si aggiunge a quella di tanti altri medici, oss, tecnici, amministrativi e infermieri che erano malati e costretti a casa per le terapie salvavita, spesso a causa di tumori, tra il 2002 e il 2016. In quel periodo hanno preso lo stipendio intero, in applicazione dell’articolo 11 del contratto dedicato alle patologie gravi che richiedono terapie salvavita. Poi nel 2017, l’ex Azienda ospedaliera si è accorta che per l’applicazione di quell’articolo non serviva solo il certificato del medico di famiglia, ma ci voleva anche quello del medico ospedaliero e ha cambiato le regole. "Ho sempre fatto le cose in regola - spiega la 52enne, che da qualche anno ha scoperto di soffrire così anche di acromegalia -. Se l’Azienda me l’avesse richiesto avrei presentato il certificato del medico specialista del Policlinico di Milano che mi ha in cura. Ora è arrivata questa richiesta che ritengo del tutto sbagliata". La donna ha già coinvolto un avvocato e incontrerà l’Asst di Lodi. "Sto aspettando che venga fissato un appuntamento - conclude -. Sono pronta a battermi".