Lodi Vecchio: elmo romano al museo

Lodi Vecchio, ritrovato in un campo dieci anni fa torna a casa

L'elmo romano torna al museo

L'elmo romano torna al museo

 Lodi Vecchio, 12 settembre 2018 – Potrebbe essere stato indossato durante lo scontro con gli Insubri. Gli studiosi sono convinti che l’elmo scoperto dieci anni fa in un campo di Lodi Vecchio appartenga a un soldato romano del III secolo A.C., all’epoca della discesa di Annibale in Italia durante la seconda Guerra Punica. Un pezzo unico di Storia che è pronto ad arricchire il museo archeologico di Laus Pompeia, la Lodi dell’età romana prima di essere rasa al suolo dai milanesi il 24 aprile del 1158. Secondo gli esperti che lo hanno analizzato, l’elmo è di tipo etrusco italico. Un casco di bronzo da fante molto diffuso all’epoca, ma comunque fra i più antichi ritrovati ancora in buono stato di conservazione. L’esposizione del cimelio, che rappresenterà la svolta per le sorti del museo archeologico di Lodi Vecchio, avverrà domenica alle 16 nel sito di Laus Pompeia, il museo gestito dall’associazione Civitas Laus. Alla cerimonia parteciperanno anche gli esponenti della Soprintendenza. Per l’elmo sarà la seconda apparizione pubblica dopo quella di due anni fa a Santa Giulia a Brescia.

«È un ritrovamento importante non solo per il Lodigiano – spiega Gianluca Mete, curatore del museo archeologico di Lodi Vecchio e protagonista della trattativa con la Soprintendenza per riportare il cimelio nel Lodigiano –. Il ritrovamento testimonia che prima del suo apogeo (in età imperiale, ndr) a Laus vi fosse una base militare durante le Guerre Puniche. Non è da escludere che il fante che lo indossava abbia combattuto in qualche battaglia per la conquista del territorio, magari contro gli Insubri nel 222 A.C.». A trovare l’elmo era stato il proprietario di cascina San Marco. Mentre arava con il trattore i suoi campi si era accorto della presenza di uno strano copricapo che affiorava dal terreno. Aveva la calotta per metà erosa dal tempo. Dopo averlo raccolto, l’agricoltore si era accorto del valore del cimelio. L’elmo era stato affidato alla Soprintendenza dove è stato conservato e restaurato nei depositi di Milano. E tra pochi giorni tornerà a Lodi Vecchio. Grazie all’elmo la città potrà rafforzare le sue radici romane. Il museo archeologico è finora l’unico della provincia a essere stato inserito nel circuito dei Musei della Lombardia. Oltre all’appuntamento di domenica, per celebrare l’esposizione il Comune di Lodi Vecchio ha deciso di organizzare una rievocazione storica sabato 22 (con possibilità di cenare alle 20.30 durante il Convivium che si terrà nel centro sportivo di via Madre Cabrini) e domenica 23 che si concluderà con la rievocazione della battaglia tra Celti e Romani che si terrà domenica 23 alle 15.30 nel parco di via Repubblica a Lodi Vecchio. Lo spettacolo vedrà in campo i figuranti dell’associazione Legio I Italica, circa 60 spesso utilizzati anche da Alberto Angela. «È stato fatto un lavoro di squadra straordinario per riportare a Lodi Vecchio un reperto così importante – dice il sindaco Alberto Vitale –. La Sopritendenza ha dimostrato grande attenzione. Sarà un evento patrocinato dalla Provincia. Segno che l’elmo romano andrà ad arricchire tutto il Lodigiano».