Lodi si ribella: "C’è una panchina per tutti"

In città la manifestazione per protestare contro la decisione dell’amministrazione comunale che ha rimosso una seduta per “decoro“

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Per partecipare al flash mob basterà portare un libro, un giornale, uno strumento musicale o qualcosa da dire. Gli organizzatori assicurano che metteranno a disposizione le sedie per permettere a tutti di sedersi liberamente. "Una panchina per tutti", invece, è il nome della manifestazione (guidata dal Coordinamento Uguali Doveri) che si terrà oggi dalle 10 alle 12 in corso Umberto per protestare contro la decisione dell’amministrazione comunale che il 26 marzo scorso ha fatto imbrigliare e rimuovere dalla sua sede storica di corso Umberto, pieno centro di Lodi, una panchina di marmo. Tutto questo per "decoro urbano e per limitare i bivacchi". La decisione ha fatto molto discutere. A guidare la singolare protesta è Ermanno Merlo, studente lodigiano di 16 anni, che da inizio aprile si è esposto in prima persona contro la scelta della Giunta Casanova. "Manifestiamo contro l’ennesima scellerata azione di questa Giunta comunale - spiegano dal Coordinamento -. In realtà, con la rimozione della panchina, il disagio si è spostato di qualche metro più in là. I problemi sociali dovrebbero trovare delle risposte nei servizi sociali e nei controlli istituzionali. Il risultato è che la panchina su cui si sedevano “tutti“ per riposarsi in centro città, oggi non c’è più". In difesa del sindaco Casanova sono intervenuti i consiglieri comunali della Lega che hanno presentato anche un’interrogazione in consiglio comunale, ricordando che già in passato in piazza Barzaghi era stata tolta una panchina nel capoluogo per risolvere problemi di degrado, ma quella volta l’iniziativa era stata del centrosinistra. Carlo D’Elia