La protesta a Lodi: "Il nuovo supermarket ci inguaierà"

In piazza San Lorenzo le voci dei contrari all’insediamento sull’area dell’ex Consorzio agrario

L’intervento di Germana Perani, console del Touring Club

L’intervento di Germana Perani, console del Touring Club

Lodi, 31 luglio 2020 - Piazza San Lorenzo piena – nel rispetto delle norme anti-Covid – mercoledì sera per l’incontro promosso dal coordinamento Lodi Vivibile e dalle opposizioni consiliari sul progetto che intende portare Esselunga nell’area dell’ex Consorzio Agrario, a due passi dalla stazione ferroviaria e dal centro. Una zona che necessita di riqualificazione, ma che avrebbe potuto avere un destino diverso, come ha ricordato in apertura Simonetta Saccardi di Legambiente: "Come immaginiamo la Lodi del futuro? – ha esordito – Apprendiamo che c’è il progetto di costruire l’ennesimo ipermercato della zona, il venticinquesimo supermercato a Lodi. Questa è la novità? Piuttosto è un ritorno al passato, all’inquinamento e al traffico. Noi pensiamo che quest’area potrebbe diventare un ecoquartiere con emissioni ridotte, che favorisca spostamenti sostenibili e che presenti negozi".

Successivamente è intervenuto il capogruppo PD in Broletto Simone Piacentini, che ha sottolineato le "incongruenze: "Il proponente (Esselunga, ndr ) parla di fornire come base di partenza dell’intervento 3.350.744 euro, dai quali però bisogna decurtare interventi sulle opere pubbliche – ha spiegato – quindi nelle casse del Comune rimarrà probabilmente un milione di euro, e l’ente dovrà pagare interventi che servono al negozio, come almeno tre delle cinque rotonde previste. Il recupero dell’ex dopolavoro di via Gandini invece è una piccola vittoria. Ci ha perplesso la Valutazione Ambientale Strategica: possibile che l’impatto sull’ambiente e sulla salute umana sia ininfluente, mentre dalle 17 alle 18 si stimano 475 veicoli in più sull’asse che porterà al nuovo polo?".Dai cittadini diverse domande, come il perché sia stata scelta l’area dell’ex Consorzio come sede e non un’altra in un quartiere senza ipermercati, cosa accadrà alle aree di parcheggio degli altri punti vendita e quale sarà l’impatto in termini di inquinamento elettromagnetico. Giuseppe Mancini di Fiab ha evidenziato invece le ricadute per la mobilità sostenibile.

Tina Lomi Signoroni di CoGeD ha espresso preoccupazioni per i bambini, "a cui lasciamo una città meno vivibile", mentre il consigliere comunale pentastellato Massimo Casiraghi si è soffermato "sulla mancanza di partecipazione di altri enti come Comuni limitrofi e Arpa e sull’ostruzionismo da parte della Giunta a quella delle associazioni". Infine per Enrico Bosani "questa operazione contribuirà alla desertificazione delle aree limitrofe alla stazione" e la console del TCI Germana Perani si è chiesta "l’occupazione di suolo è davvero il progetto migliore per la cittadinanza?".