2010-09-23
di DANIELE BELLOCCHIO
LODI
ANZIANI appoggiati alla cancellata dellOspedale, altri piegati sui bastoni, chi si lamenta del dolore alle gambe e chi fissa con sguardo impaziente viale Savoia, in attesa di veder comparire lagognata corriera. Una situazione che si propone ogni giorno alla fermata dell autobus allingresso dellOspedale Maggiore, dove, da quando sono iniziati i lavori di ampliamento dellarea di accoglienza visitatori e degli ambulatori, sono state rimosse le panchine della fermata. «È una situazione vergognosa commenta Marisa Bacchetti ogni giorno si aspetta in piedi 20 minuti. Per non parlare di questestate dove le attese erano anche di 40. Ma nessuno pensa che questa fermata ancor più di altre della città necessita di panchine? È una delle fermate dove ci sono più anziani e persone con problemi fisici. Sono due settimane che vengo allospedale per controlli e ogni giorno aspetto in piedi la corriera, io e tutte le persone che devono dipendere dal trasporto pubblico». Se cè chi attende la corriera in piedi, altri invece non sopportando lattesa, attraversano la trafficata via per sedersi sotto la pensilina posta sullaltro lato della strada. Affannandosi poi ad attraversare nuovamente quando vedono sopraggiungere il mezzo.
LUIGI VIANELLI, 97 anni, mostrando il bastone che lo aiuta in assenza delle panche, spiega: «La mancanza delle panchine è un grosso disagio. Hanno detto che i lavori sono provvisori e che lo stato attuale cambierà quando finiranno i lavori. Mi domando però perché non abbiano collocato delle panchine provvisorie nel frattempo. Tutti si lamentano, ma nessuno sa quando cambierà la situazione. Speriamo il più presto possibile». Giovanna Carlone, che ogni giorno prende la corriera alla fermata dell Ospedale lamenta: «È un problema rilevante che a mio avviso viene trascurato. Occorre pensare agli anziani e a chi viene in ospedale perché non è in ottime condizioni fisiche. Per loro attendere mezzora in piedi è una sofferenza». Testimone del disagio è Carla Fiocchi, 77enne con diverse operazioni alle gambe alle spalle: «Devo continuamente appoggiarmi alla cancellata, rimanere troppo tempo in piedi mi provoca dei forti dolori. Una situazione di questo tipo oltre essere illogica è inaccettabile». Tra i tanti cittadini che attendono le corriere cè anche P.G., lodigiana di 59 anni che grida «Comè possibile che un servizio come il trasporto pubblico, che paghiamo noi, presenti questi disservizi? Basterebbe il buon senso per risolvere tutto».
GLORIA ROSSETTI, impiegata alla CGIL pensionati racconta: «Le lamentele degli anziani arrivano quotidiane anche nella nostra sede. Purtroppo noi non sappiamo dare risposte. La situazione è pessima e provoca grossissimi disagi. Basta vedere e ascoltare i racconti di chi utilizza abitualmente la corriera per capire comè lo stato delle cose. Poi questo è un punto cruciale perché viene sfruttato molto da gestanti, anziani, ammalati e persone con disabilità. È assurdo che siano costretti ad attendere in piedi anche 40 minuti. Qualcuno deve dare risposte concrete». Purtroppo risposte concrete per il momento non arrivano. L Azienda Ospedaliera infatti, sollecitata, non è riuscita nellimmediato a dare chiarimenti sulla situazione. Quindi, occorre aspettare, in piedi ovviamente.
di DANIELE BELLOCCHIO
LODI
ANZIANI appoggiati alla cancellata dellOspedale, altri piegati sui bastoni, chi si lamenta del dolore alle gambe e chi fissa con sguardo impaziente viale Savoia, in attesa di veder comparire lagognata corriera. Una situazione che si propone ogni giorno alla fermata dell autobus allingresso dellOspedale Maggiore, dove, da quando sono iniziati i lavori di ampliamento dellarea di accoglienza visitatori e degli ambulatori, sono state rimosse le panchine della fermata. «È una situazione vergognosa commenta Marisa Bacchetti ogni giorno si aspetta in piedi 20 minuti. Per non parlare di questestate dove le attese erano anche di 40. Ma nessuno pensa che questa fermata ancor più di altre della città necessita di panchine? È una delle fermate dove ci sono più anziani e persone con problemi fisici. Sono due settimane che vengo allospedale per controlli e ogni giorno aspetto in piedi la corriera, io e tutte le persone che devono dipendere dal trasporto pubblico». Se cè chi attende la corriera in piedi, altri invece non sopportando lattesa, attraversano la trafficata via per sedersi sotto la pensilina posta sullaltro lato della strada. Affannandosi poi ad attraversare nuovamente quando vedono sopraggiungere il mezzo.
LUIGI VIANELLI, 97 anni, mostrando il bastone che lo aiuta in assenza delle panche, spiega: «La mancanza delle panchine è un grosso disagio. Hanno detto che i lavori sono provvisori e che lo stato attuale cambierà quando finiranno i lavori. Mi domando però perché non abbiano collocato delle panchine provvisorie nel frattempo. Tutti si lamentano, ma nessuno sa quando cambierà la situazione. Speriamo il più presto possibile». Giovanna Carlone, che ogni giorno prende la corriera alla fermata dell Ospedale lamenta: «È un problema rilevante che a mio avviso viene trascurato. Occorre pensare agli anziani e a chi viene in ospedale perché non è in ottime condizioni fisiche. Per loro attendere mezzora in piedi è una sofferenza». Testimone del disagio è Carla Fiocchi, 77enne con diverse operazioni alle gambe alle spalle: «Devo continuamente appoggiarmi alla cancellata, rimanere troppo tempo in piedi mi provoca dei forti dolori. Una situazione di questo tipo oltre essere illogica è inaccettabile». Tra i tanti cittadini che attendono le corriere cè anche P.G., lodigiana di 59 anni che grida «Comè possibile che un servizio come il trasporto pubblico, che paghiamo noi, presenti questi disservizi? Basterebbe il buon senso per risolvere tutto».
GLORIA ROSSETTI, impiegata alla CGIL pensionati racconta: «Le lamentele degli anziani arrivano quotidiane anche nella nostra sede. Purtroppo noi non sappiamo dare risposte. La situazione è pessima e provoca grossissimi disagi. Basta vedere e ascoltare i racconti di chi utilizza abitualmente la corriera per capire comè lo stato delle cose. Poi questo è un punto cruciale perché viene sfruttato molto da gestanti, anziani, ammalati e persone con disabilità. È assurdo che siano costretti ad attendere in piedi anche 40 minuti. Qualcuno deve dare risposte concrete». Purtroppo risposte concrete per il momento non arrivano. L Azienda Ospedaliera infatti, sollecitata, non è riuscita nellimmediato a dare chiarimenti sulla situazione. Quindi, occorre aspettare, in piedi ovviamente.
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