2010-09-09
di FRANCESCO NERI
— LODI —
I LODIGIANI che dopo moltissimi sacrifici sono riusciti a comprarsi una casa possono stare tranquilli, aver investito sul “mattone“ si è dimostrata una scelta solida. Dopo la brusca perdita di valore degli immobili registrata nel 2009 (la crisi economica ha fatto segnare un meno 15%) il mercato sembra essersi assestato anche se stenta a ritornare ai valori precrisi. «È ancora presto per fare dei bilanci ma nei primi mesi del 2010 si è registrato un aumento della voglia di investire — commenta Riccardo Goglio dello studio immobiliare Domus —. Nel Lodigiano il calo di vendite maggiore lo abbiamo registrato nella Bassa mentre zone come Tavazzano, Mulazzano e Casalmaiocco stanno registrando ottime vendite di immobili soprattutto per la loro vicinanza al capoluogo». A fare la parte del leone sia come prezzi sia come numero di richieste è il centro storico della città. «Da piazza della Vittoria a via Marsala compresa la zona dei giardini del Passeggio il mercato immobiliare non ha subito cali di nessun genere. Qui i prezzi sono rimasti piuttosto alti senza sostanziali differenze rispetto agli anni passati. È in assoluto la parte della città migliore per chi intende fare un investimento, mentre le giovani coppie o le famiglie che comprano la prima casa spesso preferiscono zone leggermente più periferiche anche se rimangono a due passi dal centro storico come San Fereolo e San Bernardo — racconta Anna Giambelli di Tecnocasa —. In netto calo invece i prezzi della cosiddetta città bassa». «Quello che è venuto a mancare dopo la crisi del 2009 — continua Angelo leggieri di Studio Casa — è la cosiddetta fascia media, il classico appartamento “tre locali più servizi” per intenderci e questo a causa del difficile momento economico oltre alla difficoltà a concedere credito alle famiglie da parte delle banche. Anche se quest’anno sembra migliore del 2009 bisogna ragionare a lungo termine. l’importante è che il mattone si sia dimostrato un bene in grado di reggere nel tempo. A mio avviso per dare ossigeno al settore bisognerebbe abbassare i prezzi ulteriormente in modo da rendere più accessible l’acquisto di un immobile». I dati parlano chiaro. Per chi intende comprare casa in centro a Lodi le quotazioni arrivano fino 3.800 euro al metro quadro, 2.800 euro per la zona tra San Fereolo e San Bernardo e sotto i 2mila per la zona bassa della città.

DIVERSO il discorso per i paesi della Provincia. A Casalpusterlengo i prezzi delle abitazione rispetto al 2009 sono scesi del 4,6%. Comprare un appartamento nella zona centrale di Casale costa circa 1.200 euro al metro quadro anche se le aree più gettonate sono quelle della Ducatona e Zorlesco caratterizzate da case di nuova costruzione. A Codogno invece le quotazioni sono rimaste stabili e comprare casa nel “cuore” della città può costare anche 2mila euro al metro quadro. Tuttavia tutto il Lodigiano registra un gran numero di abitazioni rimaste invendute. «Per molte famiglie accedere a un mutuo è sempre molto complicato — racconta Francesco Bollani di Gruppo Casa — e i prezzi sono scesi di appena l’1,8%. L’acquirente cerca di trovare il prezzo migliore e spesso i proprietari stentano a calare. Quindi molti appartamenti rimangono in “stallo” in attesa di trovare l’intesa perfetta tra chi compra e chi vende». «Già nel 2006 stipulare un mutuo con una banca era stato difficile non immagino adesso — dice Danilo Remondi —. Io lavoro in centro a Lodi e avrei voluto acquistare una casa in una posizione comoda ma i prezzi erano proibitivi». «Comprare casa senza avere un posto di lavoro fisso è impossibile — denuncia Riccardo Argentino — nessun istituto di credito ti dà fiducia ».