2010-06-22
di DANIELE BELLOCCHIO
— LODI —
ORA TUTTI gli studenti lodigiani sono al corrente dei propri voti. Due scuole si sono fatte attendere nell’esporre i tabelloni, ma ieri mattina gli esiti sono stati resi noti anche all’Itis Volta e all’ Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente Villa Igea. Per quanto riguarda quest’ultimo istituto, su 191 alunni - dalla prima alla quarta - i non ammessi sono 25 studenti, mentre gli allievi che dovranno sostenere l’esame di settembre sono 46. Trascritti in percentuale questi dati rendono evidente come il numero di bocciature e giudizi sospesi non sia irrisorio. Il 24% degli alunni è stato rimandato a settembre e il 13% dovrà ripetere l’anno. Scarso il numero di allievi di terza e quarta che è riuscito a conseguire il punteggio massimo di crediti formativi. Spiccano solo i nomi di Luca Cocomazzi di 3B operatore industria dolciaria e Ambra Zoppi di 3A.

SITUAZIONE analoga all’Itis Volta. La percentuale di bocciati è poco superiore a Villa Igea: il 15%, cioè 150 allievi sugli oltre 970. Superiore di ben otto punti percentuali è invece il numero di alunni con il giudizio sospeso, il 32%. Nonostante questi dati non molto confortanti, se paragonati a quelli di altre scuole di Lodi, i ragazzi che oggi hanno commentato i propri tabelloni sembravano soddisfatti dell’esito finale, anche se promossi con un debito. Chiara Dagrada, classe 4BB, insufficienza in matematica e cinque crediti conquistati, ha raccontato le sue sensazioni nel vedere la pagella: «Sono felice per come è andata. Il debito in Matematica era certo, avendo un 3 non potevo aspettarmi la sufficienza. In altre materie invece, che non erano pienamente sufficienti, i professori hanno dato una mano. Sia per far recuperare che nell’arrotondare qualche voto». Soddisfatta anche la compagna Barbara Necchi. Nessun debito formativo e pensiero rivolto alle sospirate vacanze: «Quest’anno ho studiato e i risultati sono arrivati. Ho ottenuto sette crediti e sono contenta. È un riconoscimento per tutto il lavoro svolto. Credo che il conseguire una media alta dipenda da noi studenti: se si studia si può puntare in alto. Sicuramente i professori hanno dato una mano nel recuperare voti incerti e nel non penalizzare. Ma se non si lavora nessuno regala niente». Anche se ha concluso brillantemente la quarta, Raul Rocher guarda con preoccupaazione all’anno che comincerà a settembre: «È finita la pacchia. Dall’anno prossimo visto che ci sono gli esami e la legge del 6 assoluto, non ci si potrà concedere distrazioni o essere troppo rilassati. Durante l’estate cercherò di rinforzarmi un po’ in Calcolo e Statistica, materie dove sono un po’ debole. Naturalmente mi rilasserò e mi godrò le vacanze, così da arrivare a settembre carico e pronto ad affrontare la quinta, che non sarà una passeggiata». Gli fa eco Pierluigi Amitrano, nessuna insufficienza. Secondo lui, per ottenere buoni risultati basta poco: «Studio un’ora, massimo due al giorno. L’importante è seguire molto in classe. I professori non penalizzano affatto. Con noi sono stati corretti e magnanimi».