2010-04-01
di ALESSANDRA ZANARDI
— MELEGNANO —
PROSEGUE LA LOTTA allo spaccio nei comuni del Sud Milano. Dopo l’arresto di Bartolomeo Grassi, avvenuto venerdì scorso a Melegnano, i carabinieri della compagnia di San Donato hanno inferto un nuovo colpo agli specialisti della droga. Un giovane trafficante è finito in manette dopo essere stato intercettato sulla provinciale Binasca, all’altezza di Melegnano. L’arresto di Fabio Girardi, un 27enne originario di Benevento e residente a Cassano d’Adda, ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di droga: dieci chili tra cocaina e hascisc, in gran parte rinvenuti in un appartamento di Milano che il giovane usava come pied-à-terre. Oltre alla sostanza, i militari hanno requisito 38mila euro provento di spaccio e l’auto del 27enne, una Bmw 330. L’operazione è scattata nella tarda serata di martedì: Fabio Girardi stava percorrendo in auto la sp 40; all’altezza del casello autostradale di Melegnano si imbatte in un posto di blocco dei carabinieri del nucleo radiomobile di San Donato. Inutile il tentativo di eludere i controlli: la Bmw viene fermata e sottoposta a perquisizione. In uno zainetto nascosto sotto il sedile anteriore, sul lato del passeggero, i militari trovano una prima traccia dei traffici illeciti: un chilo e 300 grammi di hascisc, oltre 600 grammi di cocaina e 6mila 500 euro. Immediato l’arresto del giovane, insieme al sequestro dell’auto e della merce.

MENTRE viene condotto in caserma, il cassanese cerca di corrompere i militari, offrendo loro 6mila euro in cambio della possibilità di fuggire. Una proposta che non fa che aggravare la già pesante situazione dell’arrestato. Nel quartier generale dell’Arma, a San Donato, il 27enne viene sottoposto a un’ulteriore perquisizione; nei suoi effetti personali ci sono, oltre a cinque cellulari, un mazzo di chiavi e una bolletta della luce riconducibili a un appartamento di corso Lodi, a Milano. L’immobile, un monolocale, viene subito sottoposto a controllo. Al suo interno i carabinieri trovano una vera centrale dello spaccio, tra bilancini di precisione, macchinette conta-soldi e dosi già pronte all’uso. Si tratta, infatti, dell’appartamento che il trafficante usa come base logistica per gestire gli affari ed estendere il suo raggio d’azione tra Milano e provincia. Così, quasi otto chilogrammi di hascisc e 2 chili e 500 grammi di cocaina finiscono sotto sequestro. Requisiti anche a 38mila euro provento di spaccio e a tutta l’attrezzatura usata per il confezionamento delle dosi. Al termine dell’operazione, Girardi è condotto nel carcere di Lodi con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti e tentativo di corruzione di pubblico ufficiale.