Licenziato illegittimamente dal market: sarà risarcito

Lodi, il sindacato: l’azienda lo aveva punito dopo avere segnalato irregolarità all’Ats

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Al termine dell’istruttoria, aperta dal sindacato Cgil Filcams di Lodi, in merito al licenziamento di un dipendente de Il gigante di San Grato, "con sentenza del 25 maggio, il Tribunale di Lodi ha sentenziato che non è provata la condotta truffaldina del dipendente e che il licenziamento, scattato dopo aver semplicemente trasgredito il codice disciplinare, è illegittimo". Lo spiega il sindacalista Ivan Cattaneo (nella foto) , precisando: "Il lavoratore non sarà reintegrato, ma almeno riceverà un lauto risarcimento per il torto subito ingiustamente". La questione risale alla primavera del 2020: "Era nata una diatriba tra l’azienda e il lavoratore che all’epoca era rappresentante sindacale Cgil e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - ricorda Cattaneo –. L’interessato aveva segnalato che non venivano rispettati i contingentamenti per l’accesso del pubblico nel centro commerciale e altre incongruenze. Ats aveva quindi sanzionato l’azienda, perché non era in regola con le norme sanitarie. A seguito di questa sua zelante operatività, la società ha trovato una scusa per licenziarlo e da parte nostra erano seguiti presidi e manifestazioni. Poi è stato impugnato il licenziamento e il Tribunale di Lodi adesso assolve l’interessato dall’accusa".

L’uomo era stato licenziato "quando l’azienda ha sostenuto che, facendo propria spesa durante il turno e quindi non consentito, aveva aggiunto carne di maggior qualità a un vassoio prezzato di carne trita, truffando di fatto Il Gigante. Si parlava di 4 o 5 grammi di prodotto, una scusa evidentemente per risolvere il contratto di lavoro, secondo nostra interpretazione, mentre il giudice non ritiene invece sia stato così. Resta però il fatto che il giudice ha condannato Il Gigante a pagare al ricorrente l’indennità risarcitoria, interessi legali e rivalutazione del licenziamento a saldo. E spese di lite" sottolinea. Il giudice ha inoltre stabilito che l’aver preparato o fatto spesa durante l’orario di servizio è un illecito disciplinare, non tanto grave da comportare il licenziamento. Il Gigante si è riservato di rispondere nei prossimi giorni. Paola Arensi