Operazioni di sanificazione dalla legionella

Lodi, 25 novembre 2021 - "Nove casi a ottobre di cui quattro di pazienti che hanno dovuto essere ricoverati mentre a novembre sono state ricoverate altre due persone e si è registrato un decesso nei giorni scorsi. Sono in aumento, rispetto allo scorso anno, i casi di legionella negli ospedali lodigiani anche se la situazione è sotto controllo". Parole del direttore sanitario dell'Asst di Lodi Paolo Bernocchi che evidenzia la crescita del fenomeno anche nei presidi ospedalieri del Lodigiano. Da gennaio 2021, nell'Asst lodigiana sono stati registrati 30 casi di legionella. Attualmente nell'ospedale di Codogno è ricoverato ancora un paziente, in terapia intensiva. Gli altri malati, invece, meno gravi, dopo un breve ricovero in pneumologia, sono stati dimessi. La legionella non è una malattia in sé, bensì l’agente patogeno che la causa. L’infezione alle vie respiratorie causata dalla legionella è una malattia tuttora molto pericolosa per l’uomo, nota con il nome di legionellosi. A causarla è un batterio che provoca la polmonite, anche in forma molto grave. Il periodo peggiore per questa malattia è tra fine estate e inizio autunno. L’acqua è l’habitat ideale per lo sviluppo e la proliferazione dei batteri legionella. Per questo il batterio è in grado di insediarsi nelle strutture artificiali e quindi di risalire lungo le reti cittadine di distribuzione dell’acqua potabile per colonizzare gli impianti idrici dei singoli edifici e gli impianti di umidificazione e condizionamento. "Non si tratta di infezioni ospedaliere - assicura il direttore sanitario dell'Asst di Lodi, Bernocchi - I casi registrati sono tutti di persone che si sono infettate a casa propria spesso dopo essere tornati da una vacanza utilizzando i rubinetti senza prima far scorrere l'acqua. Lo sappiamo perchè, in tutti i casi, una volta che il nostro laboratorio registra la legionella, facciamo uscire una squadra che individua qual è stato il motivo dell'infezione".

Cronaca

Lodi, 25 novembre 2021 - "Nove casi a ottobre di cui quattro di pazienti che hanno dovuto essere ricoverati mentre a novembre sono state ricoverate altre due persone e si è registrato un decesso nei giorni scorsi. Sono in aumento, rispetto allo scorso anno, i casi di legionella negli ospedali lodigiani anche se la situazione è sotto controllo". Parole del direttore sanitario dell'Asst di Lodi Paolo Bernocchi che evidenzia la crescita del fenomeno anche nei presidi ospedalieri del Lodigiano. 
Da gennaio 2021, nell'Asst lodigiana sono stati registrati 30 casi di legionella. Attualmente nell'ospedale di Codogno è ricoverato ancora un paziente, in terapia intensiva. Gli altri malati, invece, meno gravi, dopo un breve ricovero in pneumologia, sono stati dimessi. 
La legionella non è una malattia in sé, bensì l’agente patogeno che la causa. L’infezione alle vie respiratorie causata dalla legionella è una malattia tuttora molto pericolosa per l’uomo, nota con il nome di legionellosi. A causarla è un batterio che provoca la polmonite, anche in forma molto grave. Il periodo peggiore per questa malattia è tra fine estate e inizio autunno. L’acqua è l’habitat ideale per lo sviluppo e la proliferazione dei batteri legionella. Per questo il batterio è in grado di insediarsi nelle strutture artificiali e quindi di risalire lungo le reti cittadine di distribuzione dell’acqua potabile per colonizzare gli impianti idrici dei singoli edifici e gli impianti di umidificazione e condizionamento. 
"Non si tratta di infezioni ospedaliere - assicura il direttore sanitario dell'Asst di Lodi, Bernocchi - I casi registrati sono tutti di persone che si sono infettate a casa propria spesso dopo essere tornati da una vacanza utilizzando i rubinetti senza prima far scorrere l'acqua. Lo sappiamo perchè, in tutti i casi, una volta che il nostro laboratorio registra la legionella, facciamo uscire una squadra che individua qual è stato il motivo dell'infezione".

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