San Rocco, lavoratori ex Auchan lasciati a casa: è battaglia sul reintegro al lavoro

Il giudice del tribunale di Lodi aveva dato loro ragione. L’attuale proprietà si oppone

Le proteste dei lavoratori ai tempi del passaggio di proprietà del supermercato

Le proteste dei lavoratori ai tempi del passaggio di proprietà del supermercato

San Rocco al Porto (Lodi) -  Il tribunale di Lodi reintegra i dipendenti ex Auchan esclusi durante il passaggio a Conad di due anni fa, "ma la proprietà annuncia ricorso" fa sapere Ivan Cattaneo, della Filcams Cgil, che torna a trattare il caso che ha tenuto col fiato sospeso il Basso Lodigiano. "Sono pagati per stare a casa, ma noi vogliamo trattare con la controparte per definire, una volta per tutte, il loro futuro" insiste. Il giudice del tribunale di Lodi, a inizio giugno, con una sentenza, aveva ordinato all’azienda di riassumere i dipendenti rimasti fuori e pagargli la differenza non percepita in cassa integrazione.

Dopo due anni, quindi, gli interessati avevano potuto tirare un respiro di sollievo. In seguito al passaggio di attività, nel 2020, avevano continuato a lavorare 110 lavoratori subito assunti, mentre 52 persone avevano firmare le dimissioni volontarie in cambio di una lauta buonuscita. Ventuno persone erano rimaste a Margherita, poi buona parte ha a propria volta preso la buonuscita e dato le dimissioni. Sei persone sono state fatte riassumere, dall’azienda, nella neonata Upim, che sorge nella stessa area commerciale. Fino alla vertenza per i 7 rimasti. Sui quali adesso, purtroppo, piovono nuove ombre.

"La proprietà Conad del negozio sanrocchino ci ha comunicato che ricorrerà in appello – aggiorna Cattaneo –. Non tanto per la parte economica, che è un atto giudiziario e dovranno riconoscere, ma per il reintegro. Noi però abbiamo intenzione di parlare con la controparte per trovare un accordo. Tutti vorrebbero essere reintegrati, ma alcuni, a questo punto, sarebbero disposti a discutere per una buonuscita che, però, deve essere congrua. Comunque, c’è una sentenza del Tribunale e noi, se non si raggiungerà un accordo, faremo azioni dimostrative pesanti". Intanto, finita la cassa integrazione, i lavoratori sono passati nel libro paga dell’attuale proprietà di Conad. Ma non sanno quale sarà il loro destino e non possono andare a lavorare. "Ci siamo confrontati con l’avvocato e con gli interessati. Adesso chiederemo un incontro all’azienda".