Casaletto, ristoratore spara e uccide ladro. Un vicino: "Ho sentito due colpi di fucile"

I dubbi della Procura sulla dinamica. Il fratello del 32enne ucciso: "Perdoniamo ristoratore, non vogliamo vendetta ma solo giustizia"

Mario Cattaneo (Cavalleri)

Mario Cattaneo (Cavalleri)

Casaletto Lodigiano (Lodi), 13 marzo 2017 -  "Io e la mia famiglia perdoniamo Mario Cattaneo davanti a Dio". Sono le parole di Victor Ungureanu, fratello di Petre, il 32enne romeno ucciso a colpi di fucile nella notte tra giovedì e venerdì dopo aver tentato un furto nell'osteria Dei Amis di Casaletto Lodigiano. Oggi è il giorno dell'autopsia sul corpo della vittima. Proprio davanti all'istituto di medicina legale di Pavia ha parlato il parente del giovane trovato morto a pochi metri dal locale: "Non vogliamo vendetta ma solo giustizia". Victor che vive e lavora in Svizzera come operaio, ieri aveva spiegato che il fratello era in Italia da alcune settimane e di averlo sentito "due o tre giorni" prima della morte. È stato uno sconosciuto ad avvertirlo della tragedia sabato con un telefono che è poi risultato difficilmente riconducibile a una persona identificabile e che, probabilmente, è stato distrutto.

Mario CattaneoLA VERSIONE DELL'OSTE E IL GIALLO DEI COLPI DI FUCILE - Gli inquirenti stanno verificando la versione DI Mario Cattaneo, che ribadisce che il colpo fatale è partito dal suo fucile da caccia a causa della colluttazione e che non sapeva di aver colpito alla schiena il ladro in fuga. Una versione però che non sembrerebbe convincere ancora appieno gli inquirenti. Qualche risposta potrebbe arrivare all'autopsia. L'esame dovrebbe chiarire infatti quale è stata la traiettoria dei pallini esplosi dal fucile e da che distanza. Da verificare inoltre anche

Casaletto, fiori nel luogo dove è morto il 32enne romeno (Cavalleri)
Casaletto, fiori nel luogo dove è morto il 32enne romeno (Cavalleri)
la dichiarazione di un teste che sostiene di aver sentito due colpi mentre tutti, fino ad oggi, avevano parlato di un solo colpo esploso. Il ristoratore ora indagato per omicidio volontario, ha sempre parlato di un solo colpo partito accidentalmente mentre un ladro cercava di strappargli in fucile. Il particolare è al vaglio degli inquirenti ma potrebbe aiutarli a capire meglio la dinamica dell'aggressione da parte di quattro malviventi e della reazione del ristoratore.

Se i colpi siano stati uno o due (di aver sentito due spari è riferito da un solo teste) è una circostanza che rimane da chiarire in quanto il fucile da caccia imbracciato da Cattaneo, quando sono intervenuti i carabinieri, era già stato riposto nel mobile di sicurezza in cui sono custodite le armi del ristoratore, appassionato di caccia. È quindi abbastanza difficile stabilirlo con degli accertamenti balistici perchè il fucile potrebbe essere stato usato nel periodo precedente in una battuta di caccia.

Cattaneo avrebbe avvertito i carabinieri del furto, ma solo in un secondo tempo di avere sparato. Ai fini della qualificazione giuridica dei fatti sarà importante anche stabilire come l'imprenditore ha aperto la porta sul retro dell'osteria e che si affaccia al cortiletto in cui in quel momento si trovavano i ladri che erano usciti dopo aver asportato alcune stecche di sigarette. Sembra che fosse assicurata anche con dello spago e che Cattaneo l'abbia aperta con forza. È a quel punto che un malvivente avrebbe afferrato la canna del fucile, trascinando a terra il ristoratore per disarmarlo. In quel momento sarebbe partita la rosa di pallini che hanno colpito alla schiena Ungureanu. Alcuni sono rimasti nel corpo della vittima, altri fuoriusciti. 

Carabinieri davanti all'osteria
Carabinieri davanti all'osteria

IL RITORNO AL LAVORO - Ieri il ristoratore Mario Cattaneo è tornato al lavoro nella sua osteria. Decine di persone si sono presentate nel locale per esprimere la propria solidarietà. "È ovvio che adesso il mio stato d'animo è pessimo, mi son trovato in una situazione talmente tragica che non mi era mai capitato prima - ha detto Cattaneo -. Devo lavorare per cercare di riuscire ad uscirne". 

LA RACCOLTA FIRME - Si sta estendendo la raccolta firme voluta dagli amici del ristoratore. mL'iniziativa è stata chiamata 'Io sto con Mario'. Se fino ad oggi i fogli per firmare erano presenti solo nel bar Carpe Diem di caselle Lurani, adesso si trovano anche davanti alla stessa Osteria Dei Amis, e in altri bar, da Casaletto Lodigiano, Landriano e Carpiano. Altri bar della zona potrebbero aderire all'iniziativa. "Si tratta di un gesto in più - hanno spiegato i promotori -. Chiunque voglia sottoscrivere quei fogli significa che vuole dire che sta con Mario, che crede nella sua versione dei fatti e lo sostiene".

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