Isola Carolina, salvi gli alberi e la polemica non si placa

Il primo cittadino: occasione mancata. L’opposizione: altra figuraccia

Una delle numerose iniziative organizzate nei mesi scorsi in difesa delle piante

Una delle numerose iniziative organizzate nei mesi scorsi in difesa delle piante

Lodi, 30 gennaio 2019 - La bocciatura da parte della Fondazione Cariplo del progetto di riqualificazione da 1,3 milioni di euro dell’Isola Carolina presentato dal Comune contro cui sono state raccolte 10 mila firme da parte dei cittadini per contestare l’abbattimento di 103 alberi, non è stata ancora firmata dal cda, ma le polemiche sono già roventi. La sindaca Sara Casanova (Lega), ieri, in una nota ha parlato di «un’opportunità mancata», affermando che «le strumentalizzazioni politiche e il polverone mediatico sollevato intorno alla vicenda non possono che aver comprensibilmente contribuito a determinare il giudizio negativo della Fondazione». Poco importa che poi si sia impegnata a continuare a «lavorare per costruire un’ipotesi di manutenzione, chiaramente ridimensionata».

Antonella Rossi, che ha guidato la protesta civica raccogliendo 7710 firme (altre 2558 sno di M5s e Pd) tramite il gruppo Fb Isola Carolina Lodi, replica: «Cosa c’entra la politica? Credo nella cittadinanza attiva, mi sono impegnata oggi come già feci contro Aurelio Ferrari (Pd) che ci aveva mandato sott’acqua nell’alluvione del 2002, o per la riapertura della piscina Ferrabini (chiusa dopo il caso piscine di Uggetti, Pd). Il risultato è merito di ogni singolo firmatario, di chi ha postato documenti o sostenuto iniziative, di chi, come Tessa Gelisio e Biancha Balti, il Touring e Legambiente, ci ha appoggiato. Il progetto non è arrivato a valutazione perché la procedura era viziata: mancavano l’ok della Soprintendenza, non era rispettato il vincolo della condivisione popolare». Anche le opposizioni, oltre a chiedere all’unisono un intervento urgente contro lo stato di incuria del parco, battono sullo stesso punto: «La sindaca scarica la colpa del suo fallimento sui cittadini, tacciando implicitamente di stupidità la Fondazione Cariplo, incapace, secondo lei, di farsi un’idea oggettiva quando il progetto non era nemmeno conforme al piano di indirizzo forestale, poi maldestramente modificato dalla Lega» sottolinea il M5s.

«È aberrante che Casanova, con l’arroganza già tenuta nel caso mense, dica che la Fondazione sia sta strumentalizzata – afferma Simone Piacentini (Pd) –. La invitiamo a ripartire con un progetto condiviso con i 300 mila euro già stanziati». «Terza sonora bocciatura per la sindaca dopo il regolamento giudicato discriminatorio e revocato dal Tribunale sul caso mense e le condizioni preoccupanti della Cattedrale vegetale» - afferma la civica ‘110&Lodi’. «Sono dispiaciuto – commenta l’architetto Marco Bay –: ero disposto a rivedere il progetto per limitare le sostituzioni degli alberi perché l’Isola Carolina è un polmone verde che richiede cure e attenzioni. Il bando 2006 richiedeva la riduzione della densità degli alberi, oltre all’aggiunta di colori, che volevo dare piantumando 400 alberi di seconda grandezza».