Lodi, la disfida dell’Isola Carolina

Il piano per riqualificare l’oasi non convince i lodigiani. In primis Bianca Balti e papà

Bianca Balti

Bianca Balti

Lodi, 29 agosto 2018 - «L’Isola Carolina? Per noi è una questione di cuore». All’appello della figlia, Bianca Balti, la 34enne supermodella originaria di Lodi, ora si aggiunge quello del padre Bruno. A scatenare le reazioni della famiglia Balti è stata la decisione del Comune di Lodi di tagliare 107 alberi ad alto fusto del polmone verde in centro città per trasformare il bosco in un semplice parco.

Il progetto della Giunta di centrodestra metterebbe a rischio proprio quelle piante, alte anche 20 o 30 metri, a cui sono legati i ricordi dell’infanzia di Bruno, della figlia e della nipotina Matilde, primogenita della top model, che oggi ha 11 anni. «Quando ero bambino giocavano con le macchinine su una pista di cemento che era nell’Isola – dice Bruno Balti, imprenditore molto noto in città – Con mia moglie poi abbiamo portato li tutti i nostri figli, che tra quegli alberi sono cresciuti. Lo stesso è accaduto con Matilde. Da piccola ha vissuto un po’ con noi nonni e la portavamo spesso a giocare all’Isola Carolina, amava andare sul trenino e sui tappeti elastici. Poi ogni volta che tornava dall’estero con la madre chiedeva: “Andiamo all’Isola Carolina?”. L’ultima volta, quando ha scoperto che i tappeti elastici non ci sono più, c’è rimasta male».

Un mese fa, Bianca ha scritto su Instagram un messaggio/appello per chiedere al Comune di rivedere il progetto, che andrà a stravolgere il patrimonio arboreo che nel 1953 Enrico Mattei regalò alla città e che ora l’architetto milanese del verde Marco Bay intende parzialmente sostituire con 422 arbusti, o piante a basso fusto. «In un’area come Lodi dove c’è un alto tasso di tumori e l’aria è fortemente inquinata bisognerebbe piantare e non tagliare», ha scritto Bianca nel suo post. Papà Bruno non ne fa una questione di alberature sostituite: «A parte quelli monumentali, per me non ci sono problemi a sostituire gli alberi – afferma – Il progetto Bay è bello, ma mancano strutture per bambini, percorsi vita per gli adulti, bar e servizi». Poi c’è la questone costi. Per il progetto serviranno almeno 1,3 milioni di euro. «Sono soldi che andrebbero spesi per la manutezione ordinaria dell’Isola e di altri parchi della città – sottolinea Bruno –. Negli ultimi anni, tutte le giunte comunali, di centrosinistra e di centrodestra, hanno proposto un proprio progetto. Io non tifo per nessuno, ma bisogna riportare in auge l’Isola Carolina. La questione non deve avere colore politico, serve buonsenso».